Come sempre – e non potrebbe essere altrimenti – gli andamenti non sono uniformi. Ad ogni buon conto, complessivamente, nel primo semestre del 2017, i valori immobiliari di Napoli hanno registrato un lieve aumento, pari allo 0,7%: un dato che fornisce un’ulteriore conferma alla parziale ripresa degli scambi e delle quotazioni in un contesto immobiliare quale quello partenopeo segnato in maniera decisa dalla crisi nazionale del mattone. È quanto emerge dalle rilevazioni effettuate dal gruppo Tecnocasa, che evidenziano, un mercato particolarmente vivace nel Centro Storico, dove si registra un ulteriore aumento della richiesta da parte di investitori e dove i prezzi hanno fatto segnare, nel periodo in questione, un incremento del 3,1%, probabilmente complici i lavori che interessano l’area per renderla sempre più attrattiva per i turisti, e l’imminente apertura della fermata della metropolitana “Duomo”.
Segno più per il mercato immobiliare anche in zona Fuorigrotta (+1,8%) e Vomero-Scarlatti (+0,5%), dove i bassi tassi di interesse sui mutui stanno spingendo la richiesta da parte di giovani coppie e famiglie in cerca dell’abitazione principale. Quotazioni sostanzialmente stabili, invece, nell’area di Foria, dove il comparto è movimentato principalmente dagli acquisti per investimento. Anche nell’area di San Giovanni a Teduccio il mercato è attivo, con un aumento di interesse da parte dei potenziali acquirenti, in particolare per le soluzioni in cemento armato. Sul versante opposto, giù le quotazioni delle abitazioni soprattutto in collina (-1,5%).
Nel complesso, l’analisi della domanda vede una maggiore percentuale delle richieste sul trilocale (38,3%), seguito dal bilocale (36,3%). I potenziali clienti, nel 29,8% dei casi esprimono budget fino a 119 mila euro, nel 22,1% dei casi tra 120 e 169 mila euro e nel 18,8% tra 170 e 249 mila euro.
Il nuovo fermento che si registra nel settore, ha aumentato anche il numero di transazioni a Napoli città nel primo semestre 2017. le compravendite di appartamenti si sono attestate a quota 3.740, pari al +9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ancora meglio pare essere andata in provincia, dato che l’area ha chiuso con 5.592 unità immobiliari compravendute (+10,9% rispetto al primo semestre 2016).