Chiaramente ogni dato anche in materia immobiliare andrà ora rivisto alla luce degli effetti della crisi Coronavirus. Ad ogni buon conto, perlomeno facendo riferimento al recente pregresso, l’andamento del mercato nella città piemontese di Novara fa ben sperare, con circa il 30% in più di transazioni, rispetto al 2018 secondo quanto registrato dalla Fiaip.
Pur restando in attesa dei dati ufficiale Omi, si stima di raggiungere le 4.500 compravendite. Lo rivela il Borsino immobiliare di Novara e provincia 2019, condotto appunto dai mediatori immobiliari aderenti a Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) in collaborazione con Fimaa.
Il calo medio su tutto il territorio è di circa il 10%. “Un dato lontano dalle robuste perdite di valore registrate negli anni scorsi – commenta Marco Pusceddu, presidente di Fiaip Novara –. Nei comuni più piccoli la flessione delle quotazioni è più marcata rispetto ai centri città come Novara, ma in generale si sconta ancora l’incremento dei valori che si è registrato tra il 2004 e il 2008”.
I centri urbani maggiori infatti registrano diminuzioni lievi, tra il -1 e il -3%, più sensibili e a doppia cifra invece le flessioni nei paesi più piccoli.
Anche l’andamento delle compravendite varia a seconda delle zone, ma nessuna è in negativo. Rispetto al 2013, quando si registrò il livello più basso di transazioni con 2.355 compravendite, c’è stato un incremento anche del 70%.
“È un ottimo segnale – spiega Pusceddu –. Ci indica un momento dinamico sostenuto anche dalla stabilità dei tassi di interesse per i mutui che senz’altro contribuisce ai volumi delle transazioni”.
Nell’area del Basso ovest Ticino, quindi Bellinzago, Cameri, Cerano, Galliate, Romentino, Trecate, l’aumento delle transizioni è evidente. La vivacità delle attività produttive e commerciali ha portato posti di lavoro e si traduce in un maggior interesse sulla casa, sia per la locazione, sia per l’acquisto.
Nelle zone turistiche dell’Alto Novarese, (Aronese e Vergante) sono salite le compravendite ad uso investimento. Riprende quota il mercato della seconda casa a uso locativo, grazie ai prezzi competitivi e a rendimenti soddisfacenti. Per esempio un bilocale da 70-80mila euro, se in buono stato, può generare un affitto di 750 euro al mese.
“L’aspettativa per il 2020 è di una leggera attenuazione nel numero di scambi, difficile ripetere l’exploit del 2019, ma l’attuale momento di espansione sottolinea la crescita in atto”, ha concluso il presidente provinciale Fiaip. Ora, però, il mercato novarese della casa è atteso al banco di prova più difficile: quello di una crisi che investirà l’intero settore immobiliare italiano.