[A cura di: avv. Nunzio Costa – pres. associazione Condomini]
I segnali di ripartenza sul mercato del credito sono sempre più evidenti. Per il terzo trimestre consecutivo l’andamento delle erogazioni fa registrare un segno positivo, questa volta con variazioni a due cifre, confermando e accentuando la tendenza al miglioramento iniziata l’anno scorso. Questo trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che vedono incrementi a due cifre a partire da marzo e superiori al 30% da settembre 2014. La domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita da luglio 2013 e la Banca Centrale Europea sta operando per sostenere le erogazioni di finanziamenti sia alle famiglie sia alle imprese. Sia ben chiaro la domanda non significa che il mutuo sia stato, poi, effettivamente concesso. Anzi, se c’è un dato da mettere in evidenza, è che in questi anni la concessione dei mutui si è ridotta sensibilmente. Tuttavia con la recente iniziativa della Bce, targata Draghi, di immettere nel mercato liquidità crescente, è chiaro che le banche nazionali avranno più disponibilità liquide ad un costo minore, e potranno liberare i loro depositi in favore di famiglie ed imprese. Nel breve periodo i tassi avranno una tendenza al ribasso, ma più di così è difficile. In un periodo più lungo, ma di poco superiore al breve, la domanda di mutui, invece, comincerà ad avere soddisfazione e spingerà i tassi al rialzo. Coloro i quali scelgono ora il tasso fisso non sbagliano, quelli che possono modificare un mutuo già erogato farebbero bene a valutare la modifica del calcolo degli interessi, se il contratto lo consente.