Tra gli aspetti dell’andamento del mercato immobiliare analizzati dal report dell’Agenzia delle Entrate, sono particolarmente interessanti i focus dedicati alle pertinenze e al fenomeno della nuda proprietà. Ecco, nel dettaglio, che cosa ne è emerso.
PERTINENZE
Dal 2007 sono disponibili i dati delle compravendite disaggregati anche per le categorie catastali C6 e C7, comprendenti box e posti auto, e C2, magazzini e locali di deposito, che sono conteggiate come pertinenze, e queste categorie possono in buona parte ricondursi al settore residenziale, almeno per la quota rappresentativa dei box e posti auto e delle cantine e soffitte collegati alle abitazioni.
Ebbene, il mercato delle pertinenze mostra una ripresa più lieve rispetto al mercato delle abitazioni, con gli scambi di magazzini che segnano, rispetto al 2013, un timido rialzo dell’1% e una situazione stabile per i box che si mantengono a livelli analoghi a quelli registrati nel 2013.
L’analisi nel dettaglio delle aree del Paese mostra segni alterni di cali e recuperi. Per i magazzini, la crescita maggiore si registra nel Nord Est, con un aumento delle compravendite del 5,8%, mentre resta ancora ancora in calo il Sud, che perde il 2,6% degli scambi. Il Centro e il Nord Est mostrano la performance migliore per i box e posti auto, con una crescita rispettivamente dell’1,2% e del 3,1%. In controtendenza sono ancora in flessione gli scambi di queste unità nel Nord Ovest e nelle Isole, -2% circa, e al Sud, -1,1%. Il valore dell’intensità del mercato (Imi) per queste unità risulta essere simile a quello dell’anno precedente in tutte le aree geografiche sia per i magazzini sia per i box e posti auto.
NUDA PROPRIETÀ
Altro aspetto preso in esame dall’indagine è quello relativo all’andamento delle compravendite in nuda proprietà, ovvero i trasferimenti da parte del venditore della proprietà dell’immobile ma non del diritto reale di godimento del bene (usufrutto); quel diritto, cioè, che consente al titolare di mantenerne il possesso e il pieno utilizzo per tutta la vita o per un determinato periodo.
Il volume di compravendita del diritto di nuda proprietà per le abitazioni in Italia nel 2014 è pari a 21.181 transazioni (+1,5% rispetto al 2013, valore poco inferiore all’andamento delle compravendite).
Interessante è anche la distribuzione per macro aree geografiche e per capoluoghi e non capoluoghi la quale mostra che il maggiore volume di compravendite di nuda proprietà si registra nei comuni non capoluogo, che totalizzano quasi i due terzi delle transazioni totali. Nell’area del Nord Ovest si realizza il 30% del mercato, con un aumento dell’1,7%. La variazione più elevata si osserva però al Centro (+3%), mentre le compravendite di nuda proprietà registrano un calo al Sud e nelle Isole (-1% e -5%).
Osservando l’andamento storico del fenomeno, è evidente la crescita del volume di compravendite fino al 2006, la discesa fino al 2009, la migliore tenuta del mercato nei capoluoghi fino al 2011. Negli ultimi anni, come per le compravendite della piena proprietà, è evidente il crollo generalizzato della nuda proprietà senza distinzione fra capoluoghi e non capoluoghi. Il 2014 segna un’inversione di tendenza con un incremento, seppure di intensità diverse, per entrambi i mercati.