[A cura di: Idealista.it]
Prosegue il trend negativo del prezzo delle abitazioni in Italia, che ad agosto fa segnare un calo dello 0,4%, scendendo ad una media di 1.931 euro/mq. I prezzi, risultano, così, in diminuzione del 3,4% su base annua.
Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi del portale Idealista: “per quanto ci sia un incremento delle richieste, quasi triplicate sul nostro portale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si assiste a una ulteriore flessione dei prezzi, anche se a ritmo decelerato rispetto a luglio, quando si era registrato un calo dell’1,9%. I valori stanno ancora smaltendo le crescite vertiginose del precedente periodo espansivo e fanno fatica a risollevarsi scontando la crescita zero del sistema economico italiano negli ultimi anni”.
Le fluttuazioni dei valori delle case evidenziano maggiore instabilità nei mercati più piccoli, ma si registrano battute d’arresto anche per i grandi mercati. Nonostante ciò la stabilizzazione sembra essere sempre più vicina e il prezzo delle case smetterà di scendere nei prossimi mesi.
REGIONI
Anche in una fase mediamente ancora recessiva, il prezzo delle case è comunque aumentato in 8 delle 20 regioni italiane. Il maggior rialzo è quello del Trentino Alto Adige, dove le richieste dei proprietari sono aumentate del 2,6% rispetto a un mese fa. Le altre regioni in terreno positivo registrano rialzi inferiori all’un per cento. Calabria (0,7%) e Molise (0,6%) segnano la performance migliore. All’opposto, valori in discesa in Valle D’Aosta (-2,4%), Lombardia (-2,2%) e Veneto (-1,7%).
Alla Liguria, con 2.720 euro al metro quadro, spetta il primato dei prezzi regionali, seguita da Lazio (2.549 euro/mq) e Trentino Alto Adige (2.431 euro/mq). La Calabria rimane la più economica, con 951 euro al metro quadro, precedendo Molise (1.051 euro/mq) e Basilicata (1.174 euro/mq).
PROVINCIA
Agosto vede ancora una prevalenza di segni meno nelle macroaree provinciali (66) sulle aree in terreno positivo (39), altre cinque (5) non hanno subito variazioni; 79 province hanno registrato variazioni marginali, comprese nella forbice tra il -1% e l’1%, segno di una situazione che va lentamente verso la stabilità; ai due estremi performance positive per Gorizia (3,9%), Trento (2,5%) e Vibo Valentia (2,4%), mentre all’opposto spicca la performance negativa di Como (-7,4%), seguita da Rovigo (-3,5%) e Varese (-3,4%).
Il ranking delle province più care è guidato da Savona, con i suoi 3.319 euro/mq, davanti a Bolzano (3.067 euro/mq) e Imperia (2.853 euro/mq). Dall’altro lato della graduatoria troviamo 11 macro aree con prezzi inferiori ai mille euro al metro quadro: le punte più basse si toccano a Biella (766 euro/mq), seguita da Enna (832 euro/mq) e Trapani (832 euro/mq) tra le province più economiche.
CITTÀ
Solo 27 centri dei 105 centri monitorati durante il corso del mese di agosto chiudono in saldo positivo; variazioni contenute tra il meno 1 e l’1% per il 69% delle città monitorate; battute d’arresto anche nei grandi mercati: Milano (-2,6%); Napoli (-1,5%); e Roma (-0,7%), in frenata dopo aver mostrato segnali di recupero nella prima metà dell’anno.
Rieti, con un incremento del 1,3%, guida la graduatoria degli incrementi nei capoluoghi italiani. La seguono Cuneo (1,2%), Fermo (1,1%), Catanzaro (1,1%) e Torino (1%), incrementi modesti nel resto dei centri. Tre centri su 4 evidenziano invece un trend negativo, con Rovigo (-6,6%), Como (-5,4%), Lecce (-3,2%) a a evidenziare gli andamenti peggiori a livello nazionale.
La classifica delle città più care d’Italia vede sempre Venezia (4.409 euro/mq) davanti a Milano (3.367 euro/mq) e Roma (3.332 euro/mq). Nella parte opposta della tavola, Biella resta la città dove comprare casa costa meno, solo 776 euro/mq.