Un tempo immobili funzionali. Oggi strutture dal fascino particolare. La loro immagine è legata ad innumerevoli film, spesso polizieschi o noir degli anni ’70. Il loro nome riporta alla mente una celebre canzone dell’indimenticato Giorgio Faletti. Sono le case cantoniere, che stanno seguendo lo stesso destino delle chiese sconsacrate, dei mulini, dei bunker anti-atomici:quello di finire in vendita on line. Fino agli anni ’80 erano le abitazioni dei cantoni: operai addetti alla cura delle strade statali. Ma, quando i costi di mantenimento si sono fatti troppo esosi, il Demanio ha deciso di dismetterle. Se un recente accordo siglato tra Anas, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero delle Infrastrutture e Agenzia del Demanio permetterà di utilizzare molti di questi immobili come sedi di attività di promozione territoriale, qualcuno può già comprarle, visto che molte delle 1.224 strutture sono già in vendita e, tra gli annunci pubblicati su Immobiliare.it, si trovano diversi edifici di questo tipo riconvertiti in abitazioni, da Nord a Sud.
Come evidenziato dallo studio effettuato dal portale, tante ex case cantoniere in vendita sul web sono anzi state trasformate in vere e proprie dimore di lusso. La più cara si trova in Toscana, a Scansano, nella provincia di Grosseto: al prezzo di 850.000 euro si può diventare proprietari di Villa Pietra, un’antica casa cantoniera su tre piani, recentemente ristrutturata, nel bel mezzo delle colline della Maremma, dotata di piscina a sfioro e bellissima veranda esterna con vista sul mare.
Nel parco naturalistico di Montioni (Livorno), a 15 chilometri da Massa Marittima, è in vendita per 500.000 euro un’altra ex casa cantoniera “di lusso” in cui la facciata è rimasta di rosso pompeiano: il tipico colore che avevano questi edifici. La proprietà è stata ristrutturata con interni rustici in pietra viva e comprende un grande spazio esterno. E accanto alla ferrovia, ancora nel livornese, a Rosignano Marittimo, servono 275.000 euro per aggiudicarsi un altro di questi immobili ristrutturato e con un’enorme terrazza vista mare.
Nella provincia di Torino, a Poirino, per 300.000 euro è possibile acquistare un’altra villetta color rosso pompeiano, con ampie vetrate e spazi esterni molto curati sulla cui facciata, nella recente ristrutturazione, si è addirittura mantenuta la tipica insegna delle case cantoniere su cui si indicava il chilometro e la strada statale (S.S. n. 29 del Colle di Cadibona).
In alcuni casi a vendere sono ancora le istituzioni, a cui è passata la gestione di questi immobili una volta dismessi dal Demanio; è il caso della casa cantoniera in vendita a Chivasso (Torino), per la quale la città metropolitana di Torino ha indetto un’asta pubblica con base di partenza di 143.100 euro.
Ma, sulla scia della recente moda di inaugurare strutture ricettive in location insolite e molto “caratteristiche”, in alcuni annunci si propone anche di adibire le case cantoniere a bed & breakfast o case vacanza. In un edificio a Desenzano del Garda (Brescia), per esempio, viene proposta questa idea di attività turistica per un quadrilocale da ristrutturare, inserito in una vecchia grande casa cantoniera immersa in un contesto definito nell’annuncio “scenografico”. In un annuncio in Sicilia ritroviamo la stessa proposta: a Castelvetrano (Trapani), località vicina al sito archeologico di Selinunte, si vende un immobile ristrutturato (in questo caso il rosso pompeiano è stato sostituito da una tonalità di beige meno vistosa) con due appartamenti indipendenti in vendita per 150.000 euro, perfetti per un’attività turistica.