Dopo i mesi estivi sono calati dell’1,2% i prezzi degli affitti nel settore residenziale italiano. Secondo il rapporto sulle locazioni del marketplace immobiliare Idealista (realizzato analizzando 69.227 annunci di 159 comuni italiani) a settembre i valori si sono attestati a una media di 8,8 euro/mq. Dopo il deciso rimbalzo del secondo trimestre arriva dunque la contrazione, ma l’andamento degli ultimi 12 mesi rimane positivo (3,5%), rispecchiando il momento particolarmente “caldo” del settore, in particolare nei grandi mercati cittadini.
Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’Ufficio Studi di idealista: “Il mercato degli affitti osserva una battuta d’arresto dopo alcuni mesi di incrementi dei canoni di locazione. Dopo l’estate si affitta sempre molto rapidamente, soprattutto tagli piccoli nelle grandi città, dove l’offerta peraltro inizia a scarseggiare e le richieste dei proprietari continuano a crescere, come avviene a Milano, Bologna, Torino e Napoli. Roma è pressoché stabile nell’ultimo anno, non così si può dire per gli altri capoluoghi e centri minori, dove i proprietari sembrano più propensi ai ribassi”.
I prezzi sono tornati in terreno negativo in ben 13 regioni italiane (Trentino Alto Adige non rilevato), con i maggiori decrementi in Calabria (-3,6%), Toscana (-3,2%) e Liguria (-2,9%). Con ribassi superiori al 2 per cento spiccano Valle d’Aosta (-2,9%), Emilia Romagna (-2,4%) e Veneto (-2,1%). Le macroaree che hanno segnato le performance migliori sono Abruzzo (3,6%), Sicilia (3,1%) e Basilicata (3%).
La Lombardia raggiunge il Lazio in testa alle regioni con i canoni più pesanti, a 11,4 euro/mq, insegue la Toscana con i suoi 9,9 euro mensili (al mq). Dalla parte opposta della graduatoria Calabria (4,8 euro/mq), Molise (5,2 euro/mq) e Sicilia (5,6 euro/mq) sono le macroaree più economiche.
Locazioni: gli andamenti nelle provincie
Nel corso del trimestre si è registrata ancora una leggera prevalenza di aree provinciali con variazioni positive (43 su 80 province monitorate). Le fluttuazioni sono ancora molto ampie mediamente in 1 mercato su 4; Catania (9,4%), Benevento (9,3%) e Siena (,2%) hanno segnato i rimbalzi più consistenti; Sassari (-13,2%), Latina (-11,2%) e Livorno (-11%) hanno registrato i cali maggiori.
Milano (15,8 euro/mq) continua a guidare la graduatoria provinciale dei prezzi, su Firenze (13,5 euro/mq) e Roma (12,2 euro/mq). Nella parte più bassa del ranking, Caltanissetta (3,9 euro/mq) è la provincia più economica per chi prende casa in affitto. La seguono Reggio Calabria e Avellino (4,4 euro al metro quadro in entrambi i casi).
Rispetto a tre mesi fa aumentano del 4% i centri con variazioni negative (ora sono 36) rispetto a quelli che hanno evidenziato variazioni positive (45). Fra i primi spiccano i cali a due cifre di Chieti (-14,3%), Venezia (-12%) e Sassari (-11,6%), seguiti da altri 13 capoluoghi con cali superiori al 4 per cento. Siena (9,7%), Verona (9,5%) e Catania (8,6%) segnano i rimbalzi maggiori del trimestre.
Le grandi città osservano un andamento più lineare e generalmente positivo: Milano (3,4%), Torino (2,9%), Bologna (2,8%) e Napoli (1,2%) si mostrano tra i mercati più dinamici; anche Roma (0,3%) segna un timido progresso dopo vari trimestri in rosso.
Come dicevamo Milano è sicuramente il mercato più effervescente sul fronte della domanda di case in affitto e questo continua a spingere verso l’alto i prezzi che hanno toccato i 18 euro di media. La seguono Firenze (15,9 euro/mq), Venezia (15,1 euro/mq) e proprio Roma, ferma a 13,5 euro, come nel trimestre anteriore. Chiudono la graduatoria Caltanissetta (3,8 euro/mq), Chieti (4,2 euro/mq) e Reggio Calabria (4,6 euro/mq).
Per la realizzazione di questo indice sono stati analizzati 69.227 annunci di 159 comuni italiani; questi immobili hanno superato il controllo di qualità basato su informazioni come prezzo, dimensione, distribuzione e non duplicazione.