Nella Capitale è sempre forte il ricorso alle agenzie in qualità di unico canale ufficiale abilitato per la mediazione immobiliare (specie per le vendite) grazie all’elevato grado di affidabilità riscontrato dalla clientela, alla percezione di completezza dei servizi offerti e all’aggiornamento continuo al passo con i tempi, anche per l’utilizzo di web e social network: i canali sempre più utilizzati per la ricerca di immobili. È quanto emerge da un’indagine condotta da Tecnoborsa sul rapporto tra le famiglie romane e il mercato immobiliare: un focus, cioè, della ricerca avente ad oggetto i dati di portata nazionale, pubblicata nelle scorse settimane.
Stando a quanto emerge dallo studio, all’ombra del Colosseo la metà di chi ha acquistato e/o venduto una casa si è rivolto a un’agenzia immobiliare per reperire l’abitazione, farsi assistere nei vari passaggi della transazione sino al buon fine della stessa; tuttavia, il fattore frenante rimane il costo troppo elevato di questi servizi. In ogni caso, pure nel campo della valutazione immobiliare a Roma le agenzie mantengono la preferenza della clientela, specie nel caso della vendita.
GLI ACQUIRENTI
Valter Giammaria, presidente di Tecnoborsa, ha affermato che: “Nel biennio 2013-2014 ben il 56,5% delle famiglie romane che hanno acquistato un immobile si sono rivolte a un’agenzia immobiliare, dato allineato con quello nazionale, anche se a Roma si è registrato un calo rispetto alle indagini precedenti; inoltre, per farsi assistere in alcuni passaggi della transazione, l’8,7% è ricorso all’aiuto di altri consulenti come geometri, architetti, ingegneri, avvocati”.
Comunque, tra i principali motivi del mancato ricorso all’agenzia da parte di chi ha acquistato un immobile si trovano, in ordine decrescente: il costo troppo elevato (70%); la scarsità dei servizi di assistenza/consulenza offerti (16%) e la scarsità di offerte immobiliari (14%). I valori non si discostano in modo significativo da quelli rilevati a livello nazionale.
Andando poi ad analizzare attraverso quali canali informativi l’acquirente è venuto a conoscenza dell’abitazione comprata, è risultato che per ben il 34,8% dei casi ciò è avvenuto consultando su internet siti di offerte immobiliari; per il 23,5% attraverso il passaparola con amici e conoscenti oppure portieri e/o custodi di immobili; per il 13% attraverso i social network; per l’11,3% dalla lettura di cartelli vendesi; per il 10,4% leggendo le offerte presenti su riviste specializzate e quotidiani; infine, per il 7% recandosi fisicamente nelle agenzie immobiliari.
A coloro che hanno affermato di aver individuato l’immobile acquistato attraverso annunci presenti su internet, riviste specializzate/quotidiani e/o cartelli vendesi è stato chiesto da chi fossero stati pubblicati e il 50,4% ha risposto da proprietari o altri consulenti e il 42,6% da agenzie immobiliari; quindi, andando a sommare questa quota con il 7% di coloro che hanno dichiarato di essersi recati direttamente in un’agenzia emerge che circa il 50% degli acquirenti è venuto a conoscenza del bene comprato attraverso questi professionisti del settore.
I VENDITORI
“Spostando l’analisi sul versante della vendita – ha proseguito il presidente Giammaria – si è riscontrato che il 57,7% è ricorso all’aiuto dell’agenzia immobiliare e il 10,3% si è rivolto ad altri consulenti. A differenza di quanto registrato dal lato della domanda, c’è stato un incremento del ricorso alle agenzie rispetto alla rilevazione precedente, tuttavia, rispetto al dato nazionale, il valore rilevato su Roma è più basso di 3 punti percentuali”.
Andando ad esaminare le motivazioni che hanno spinto coloro che hanno venduto a non utilizzare l’agenzia immobiliare, al primo posto si trova il costo troppo elevato (57,6%) ed è la spiegazione più indicata anche da parte di chi ha acquistato un bene senza l’aiuto di questa figura professionale; al secondo posto (33,3%), vi sono la scarsità dei servizi di consulenza/assistenza offerti; infine, vi sono la scarsità delle offerte immobiliari (9,1%). Anche a quanti hanno venduto un’abitazione nel biennio 2013-2014 senza ricorrere all’aiuto di un professionista del settore è stato chiesto tramite quali canali informativi hanno pubblicizzato l’immobile ed è risultato che per ben il 60% dei casi ciò è avvenuto attraverso il passaparola con amici e conoscenti o portieri e/o custodi di immobili; per il 44% con annunci su siti Internet di offerte immobiliari; per il 36% con cartelli vendesi; per il 16% attraverso i social network; per il 12% pubblicando le offerte su riviste specializzate e quotidiani.
LA VALUTAZIONE
Per quanto concerne chi ha acquistato, Giammaria ha evidenziato che: “Nel 53% dei casi i compratori si sono serviti di uno specialista per la valutazione di un bene immobiliare. È una cifra più bassa di quella rilevata nelle due indagini precedenti, ed è anche leggermente inferiore rispetto al dato nazionale (53,8%)”. Scendendo nel dettaglio, il 20% degli acquirenti ha stimato l’immobile da solo sulla base di dati pubblicati; il 13% è ricorso all’agenzia immobiliare; l’11,3% ha stimato l’immobile da solo tramite programmi presenti su internet; il 9,6% si è rivolto a un libero professionista.
Cambiando punto di osservazione e spostandosi sul fronte dei venditori, ben l’87,2% delle famiglie romane ha fatto valutare l’immobile prima di immetterlo sul mercato, valore ritornato ai livelli del 2013 dopo il brusco calo rilevato nell’indagine 2014. In questo caso, la figura professionale preferita per ottenere una valutazione dell’immobile da parte di chi ha venduto è stata quella dell’agente immobiliare (44,9%), seguito da chi ha stimato l’immobile da solo sulla base di dati pubblicati (19,2%); il 15,4% ha stimato l’immobile da solo ma tramite programmi presenti su internet; infine, il 9% si è rivolto a liberi professionisti abilitati.