[A cura di: Fiaip]
“Già nel lontano 2011 Fiaip aveva chiesto al Governo di agire
attraverso una spending review e un vero taglio della spesa pubblica,
liberando il mercato immobiliare e la casa dalla morsa dell’imposizione
fiscale”. Lo afferma il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi, secondo
il quale “aver triplicato l’imposizione patrimoniale sugli immobili ha reso
oggi gli italiani più poveri ed ha ridotto i consumi”.
In particolare, secondo il numero uno degli immobiliaristi, “Oggi, il
taglio della spesa pubblica non esiste più. Stiamo assistendo, ancora nel 2015,
ad un prelievo fiscale sovradimensionato e ad una tassazione sulle abitazioni
che non ha eguali in Europa, così come deciso dall’esecutivo Monti. Si è, di
fatto, messo mano alle tasche degli italiani, attingendo alla casa con una
tassazione patrimoniale che incide pesantemente sul reddito delle famiglie e di
chi ha investito nel mattone. Il settore dell’immobiliare e tutta la filiera,
poi, nel totale disinteresse e silenzio della politica, ha visto dal 2008 ad
oggi la perdita di oltre 800mila posti di lavoro”.
La domanda di Fiaip è sempre la stessa: non si capisce perché non si
voglia far ripartire l’immobiliare, per far ripartire il Paese. “Se il premier
Renzi non cambierà presto rotta – continua Righi – e non sarà in
grado di abbattere la tassazione immobiliare, in Italia si rischia di far
perdere ulteriormente valore alle abitazioni. La perdita di valore degli
immobili negli ultimi anni è stata drammatica. Il premier purtroppo temporeggia
e fa finta che questi problemi non sono reali: dovrebbe comprendere che i suoi
concittadini e il ceto medio-basso non sono più in grado di pagare imposte così
alte sulla casa. Il carico fiscale ha creato tendenze recessive e il combinato
Imu-Tasi si è configurato come una patrimoniale vera e propria. Ora però,
invece di distruggere l’intera filiera del real estate, Renzi potrebbe
utilizzare l’immobiliare come una nuova leva per la crescita e lo sviluppo
dell’economia”.
Il ritrovato clima di fiducia delle famiglie e degli italiani,
combinato ai ribassi che hanno subito i prezzi degli immobili nel nostro Paese,
e i ritrovati finanziamenti bancari per l’acquisto di abitazioni nel
primo trimestre 2015, sono per Fiaip fattori che indicano un ottimo momento per
chi vuole comperare casa.