Piccole diatribe. Pane quotidiano in ambito condominiale. Vicende che, tuttavia, talvolta necessitano di essere disciplinate dal punto di vista giuridico, per salvaguardare non soltanto i diritti dei singoli condòmini, ma anche i buoni rapporti di vicinato. Ecco un caso sottoposto all’attenzione di Confedilizia, e il parere legale espresso dalla storica associazione della proprietà immobiliare.
Un condomino, per ripristinare il palo di sostegno della sua antenna, ha necessità di accedere al sottotetto tramite l’unico accesso disponibile, e cioè attraverso una botola che si trova all’interno dell’appartamento all’ultimo piano di proprietà di altro condomino.
Nel regolamento contrattuale è indicato che il condomino in questione è responsabile delle infrastrutture installate nel sottotetto, e che sono a suo carico tutte le relative spese di manutenzione e/o danni che le stesse dovessero provocare all’intero stabile.
Si chiede se il proprietario dell’appartamento all’ultimo piano sia o meno obbligato a far entrare la ditta che deve procedere al ripristino.
L’art. 843 del codice civile prevede che il proprietario deve permettere l’accesso e il passaggio sul suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessità per riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune. Oltre a ciò, va anche rilevato che evidentemente, nella fattispecie sussiste un diritto di servitù di passaggio per l’accesso al sottotetto che, almeno a quanto è dato desumere dalla richiesta di parere, costituisce parte comune.