E se il Comune occupa con propri materiali (nella fattispecie transenne) il cortile condominiale? È il quesito posto da una nostra lettrice alla rubrica di consulenza legale di Italia Casa e Quotidiano del Condominio. di seguito gli estremi della vicenda e il parere dell’avvocato Chiara Magnani (nella foto).
IL QUESITO
D. Sono una condomina di una palazzina in provincia di Torino. Vorrei porre questa domanda: adiacente al nostro stabile, ogni sabato mattina, si svolge il mercato rionale. Per il suo svolgimento, il Comune provvede a chiudere parte della strada che collega la piazza del mercato, utilizzando delle transenne mobili in ferro. Al termine dei lavori, ultimamente, queste transenne (due) sono depositate all’interno del cortile condominiale che si affaccia sulla strada (naturalmente, si tratta di uno spazio privato, che collega la strada al parcheggio e alle diverse scale del palazzo). L’amministratore, sentito telefonicamente, dice di non aver ricevuto alcuna richiesta da parte del Comune e, sostanzialmente, non ne sa niente. Come bisogna fare per far togliere le transenne? È possibile che il Comune si prenda questa libertà senza chiedere neanche permesso?
IL PARERE LEGALE
R. Il cortile, in quanto bene comune, è ovviamente destinato al servizio e al godimento dei condòmini pertanto, salvo eccezioni, ne è precluso l’utilizzo agli estranei se non a ciò autorizzati o titolati. L’amministratore di condominio è pienamente titolato a richiedere immediatamente al Comune il ritiro delle transenne illegittimamente posizionate su area condominiale intimando inoltre al Comune di astenersi dall’accedere all’area comune. In caso di inerzia da parte del Comune, il condominio non potrà che valutare di procedere giudizialmente in danno del Comune per ottenere la condanna del medesimo alla rimozione delle transenne e, se sussistente, al risarcimento del danno eventualmente subito.