L’auto in fermo amministrativo ostruisce parzialmente il carraio condominiale. Come può fare, il condominio, ad ottenere la sua rimozione? È il quesito posto da un amministratore alla rubrica legale del Tg del condominio. Di seguito, la vicenda e la risposta dell’avvocato Chiara Magnani di Parma.
D. Il portone carraio del condominio in cui vivo è parzialmente ostruito da un’autovettura abbandonata da oltre un anno e posteggiata irregolarmente. Le auto di piccole dimensioni riescono ad accedere al cortile, ma quelle di grandi dimensioni hanno notevoli difficoltà di accesso.
Si pensava si trattasse di un’auto rubata e abbandonata. L’amministratore ha effettuato un’indagine con i vigili urbani ed è risultato che si tratta di un’autovettura sottoposta a fermo amministrativo (le cosiddette “ganasce fiscali”) da parte di Equitalia. E che di conseguenza non c’è modo di farla rimuovere. Mi sembra incredibile che non ci sia la possibilità di eliminare questo fastidioso inconveniente. Potete darmi qualche suggerimento?
Risponde l’avv. Magnani
R. In generale per la rimozione di un veicolo parcheggiato nel cortile condominiale è necessaria una apposita delibera mediante la quale l’assemblea specificatamente autorizza l’intervento conferendo tutti i necessari poteri all’amministratore. Solo l’amministratore, infatti, può – in quanto portatore dell’interesse della collettività condominiale – stipulare validamente il contratto destinato a rimuovere il veicolo dall’area comune. Nel caso in esame, trattandosi di auto sottoposta a fermo amministrativo, occorre ricordare come i veicoli gravati da fermo amministrativo non possano circolare in alcun modo: l’unico modo per spostare veicoli che si trovano in questa condizione è servirsi di un trasporto su camion abilitati, eventualmente quelli per il soccorso stradale. Occorre, però, ricordare come il fermo amministrativo di un veicolo preveda che esso sia depositato presso un luogo non soggetto a pubblico passaggio, ove deve rimanere per tutta la durata della sanzione, e deve essere affidato ad un soggetto che viene nominato custode. Vi sono centri specializzati che effettuano l’operazione, ma occorre considerare che ovviamente rimarrebbero a carico del condominio tutti i costi di rimozione e di custodia. Certamente, prima dell’effettuazione di una siffatta operazione occorre notiziare Equitalia dell’eventuale spostamento e del luogo di futuro deposito del mezzo raccogliendo, se possibile, l’autorizzazione all’operazione.