Più concorrenza nel settore dei servizi energetici, anche a tutela dei consumatori. Il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha infatti concluso l’iter per il varo della nuova Direttiva sull’efficienza energetica approvando un emendamento voluto da Cna e sostenuto da diversi Parlamentari italiani a Bruxelles. Ecco il testo:
Articolo 7 quater – Fornitura dei servizi di efficienza energetica:
La Commissione, in stretta collaborazione con gli Stati Membri, garantisce che la fornitura dei servizi nel mercato dell’efficienza energetica avvenga in un quadro concorrenziale e trasparente, tale da garantire il consumatore finale circa i benefici, in termini di minor costo e di maggiore qualità del servizio, connessi agli interventi di efficienza energetica. A tal fine, gli Stati Membri garantiscono ai diversi soggetti economici, in particolare alle PMI, l’accesso non discriminatorio al mercato dei servizi di efficienza energetica, favorendone la partecipazione a condizioni paritarie rispetto agli operatori verticalmente integrati e superando le posizioni di vantaggio competitivo createsi a favore dei soggetti che operano sia nella distribuzione che nella vendita di energia. A tal fine gli Stati Membri adottano tutti gli atti necessari affinché gli operatori integrati mettano a disposizione di terzi le medesime condizioni ed i medesimi strumenti che utilizzano per la fornitura dei servizi di efficienza energetica.
Il provvedimento dovrà ora superare il confronto negoziale finale tra Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo che porterà alla definitiva approvazione del testo. Intanto, è grande la soddisfazione del presidente di CNA Installazione Impianti, Carmine Battipaglia: “Riteniamo di estrema positività il richiamo nel testo alla necessità di favorire condizioni paritarie. Tale assunto, unitamente alla recente sentenza del Consiglio di Stato del 27 novembre 2017, rappresenta un ulteriore strumento a sostegno del nostro impegno in materia di attività post-contatore. Sarà nostro compito fare in modo che dalle parole si passi ai fatti e che in occasione del recepimento della Direttiva vengano effettivamente superate quelle condizioni di vantaggio competitivo sinora ad appannaggio dei grandi ex monopolisti dell’energia”.