[A cura di: Assoclima – www.assoclima.it] Il 21 luglio, presso la sede della CCIAA di Brescia, Assoclima – Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Il rilancio del settore della climatizzazione: strumenti, opportunità e criticità” per discutere delle ultime novità legislative di interesse per il comparto, con particolare riferimento agli strumenti del Superbonus del 110% e della cessione del credito contenuti nel Decreto Rilancio.
Il decreto è nato con il duplice obiettivo di cogliere la sfida del new Green Deal e di stimolare una ripresa della nostra economia. In questa prospettiva il Governo ha deciso di puntare su uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi Covid-19, quello dell’edilizia, e utilizzare la leva della transizione energetica come volano di crescita. I numeri parlano chiaro, perché nel complesso gli edifici rappresentano circa il 40% dei consumi di energia e un terzo delle emissioni climalteranti, mentre l’indotto dà lavoro a diverse centinaia di migliaia di persone.
“Il Decreto Rilancio e il Superbonus sono visti con favore dalla nostra Associazione – ha dichiarato Roberto Saccone, presidente di Assoclima per il triennio 2017-2020 – perché la tecnologia impiantistica oggi disponibile può in molti casi consentire il doppio salto di classe agli edifici esistenti. Come Assoclima stiamo lavorando per sviluppare delle simulazioni con esempi rappresentativi del nostro patrimonio edilizio/impiantistico proprio per avere maggiore consapevolezza di questo aspetto particolarmente interessante, perché gli interventi impiantistici possono essere attivati in tempi più brevi rispetto a tutti gli altri. La precondizione è avere certezze sugli aspetti applicativi del Superbonus per non generare aspettative senza risultati concreti. Sappiamo che a volte la burocrazia uccide le buone intenzioni, per questo motivo sarà strategico il ruolo di tutto il sistema, banche incluse, nella gestione della cessione del credito e dello sconto del corrispettivo. Riteniamo indispensabile, a tutela della filiera delle piccole e medie imprese, che il mondo finanziario trovi interesse verso questi strumenti e implementi dei pacchetti di offerte chiare per evitare disimmetrie nella negoziazione dei crediti e speculazioni di varia natura”.