[A cura di: Carola Quaglia – Atc Piemonte centrale] Avranno tempo fino al 31 gennaio 2021 per l’ultima tranche di proposte le imprese di costruzioni, impianti tecnologici e del settore energetico per rispondere alla “chiamata” dell’Atc del Piemonte Centrale inviando una proposta di lavori di riqualificazione energetica per uno o più dei 470 condomìni di edilizia sociale selezionati per gli interventi previsti dal Superbonus 110% del Decreto Rilancio del Governo.
L’agevolazione, come noto, porta al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per lavori di efficienza energetica, interventi antisismici o di installazione di impianti fotovoltaici e viene riconosciuta anche agli interventi effettuati da condomini e da Istituti autonomi case popolari.
Un’opportunità che non poteva essere ignorata da Atc, con quasi 30mila appartamenti gestiti nell’area metropolitana torinese ed alle prese da tempo con un progressivo impoverimento di risorse da dedicare alla manutenzione, a fronte di uno stock immobiliare sempre più datato.
Una fotografia, va detto, in linea con la media nazionale: secondo una recente indagine di Federcasa, l’attuale patrimonio abitativo italiano è tra i più vecchi d‘Europa, dal momento che il 74,1% è stato costruito prima del 1981. Questa vetustà incide non soltanto sul progressivo degrado degli edifici ma anche sul loro fabbisogno termico medio, che, sempre secondo la ricerca, è di circa quattro volte superiore a quello di abitazioni costruite secondo le recenti normative sull’efficienza energetica.
Sfruttare le leve fiscali previste dal Superbonus permetterà, con un solo cantiere, di ristrutturare facciate ammalorate o sostituire serramenti usurati dal tempo e allo stesso tempo di migliorare lo standard energetico degli edifici. Per usufruire dell’agevolazione occorre infatti che i lavori garantiscano un upgrade di almeno due classi energetiche e questo “salto” è ancora più importante quando si parla di edilizia sociale, tenuto conto che facciate “a cappotto” termico o una nuova caldaia per il riscaldamento significano anche minori consumi, garantendo così alle famiglie un risparmio sulle spese in bolletta.
Ultimo ma non meno importante il fatto che, grazie alla cessione del credito, i lavori, che per l’intero bando ammonterebbero a circa 500milioni di euro, potranno partire a costo zero.
Le offerte delle imprese dovranno consentire al condominio committente di poter ottenere per intero lo sconto in fattura o, in alternativa, la cessione integrale del credito fiscale, in modo che gli interventi non prevedano alcun costo a carico dei condòmini.
Tre le tranches di scadenza per la presentazione delle offerte:
Al termine di ognuna, le proposte ritenute idonee saranno sottoposte all’assemblea condominiale per l’approvazione.
In gioco c’è il restyling di quartieri ed edifici storici: tra i 470 condomìni in elenco, che insieme contano ben 13.898 appartamenti, ci sono il Villaggio Leumann di Collegno, alcuni edifici del centro storico di Ivrea e di molti altri Comuni (tra cui, ad esempio Settimo Torinese ma anche Orbassano, Carmagnola e Pinerolo) mentre a Torino, interi complessi edilizi nelle zone di Mirafiori, Aurora, Vallette e Falchera.
«È evidente si tratti di un’occasione che non potevamo lasciarci scappare – conferma il presidente Atc, Emilio Bolla – e che speriamo di poter estendere quanto prima anche ai complessi di intera proprietà pubblica e non solo a quelli in regime condominiale. Purtroppo i tempi di intervento sono molto stretti, considerata la durata delle procedure per le pubbliche amministrazioni come la nostra: per questo mi auguro che il Governo li riveda al più presto. Ci aiuterebbe a garantire un numero maggiore di interventi e riqualificare importanti spazi nelle periferie sui quali, per mancanza di risorse, diversamente sarebbe impossibile mettere in cantiere lavori».
Per maggiori informazioni e per l’avviso pubblico si può consultare il sito Atc alla pagina dedicata https://www.atc.torino.it/superbonus110.