[A cura di: Italtherm] Pulizie di primavera? Per la caldaia potrebbe essere una buona idea: non che quest’inverno sia stato particolarmente rigido, ma comunque le temperature più miti offrono il momento migliore per revisionare il proprio impianto di riscaldamento, così da evitare brutte sorprese il prossimo inverno. Dai controlli obbligatori alla sostituzione dei polifosfati, sono infatti diversi gli accorgimenti che un consumatore può adottare per allungare la vita della propria caldaia.
“La manutenzione della caldaia è fondamentale, sia per mantenere bassi i propri consumi che per rispettare la legge – dichiara Giovanni Fontana, responsabile della consulenza tecnica di Italtherm, azienda italiana che opera nella produzione di impianti di riscaldamento –. È bene però affidarsi sempre ad un tecnico competente ed autorizzato: oltre che illegale, potrebbe essere pericoloso agire in autonomia, soprattutto se si è inesperti”.
Anzitutto si deve tenere presente che il bollino blu della caldaia, cioè il controllo dell’efficienza (conosciuto anche come controllo fumi), deve essere fatto per legge: dall’aprile 2013 è infatti operativo il DPR n. 74 in materia di controlli sull’efficienza energetica, che obbliga i possessori di impianti domestici a combustibile liquido o solido a effettuare controlli ogni due anni. Nel caso di impianti domestici a gas metano o GPL i controlli sono invece da prevedere ogni quattro anni. Ma attenzione: tali intervalli di tempo valgono solo nel caso in cui le singole regioni non abbiano legiferato in modo diverso, come nel caso di Liguria, Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia.
Oltre al bollino blu, è naturalmente da prevedere anche la revisione della caldaia: tuttavia non ci sono tempistiche obbligatorie, ma sono da considerare quelle indicate dal tecnico specializzato dopo l’installazione dell’impianto o sul libretto di istruzioni della caldaia stessa.
Attenzione: sulle caldaie non possono intervenire gli utenti, ma nemmeno dei tecnici generici. Gli interventi di manutenzione e i controlli di sicurezza devono essere fatti sempre da un tecnico abilitato secondo il DM 37/08.
È importante rispettare le scadenze della manutenzione della caldaia non soltanto per la propria sicurezza, ma anche per evitare di incorrere in sanzioni pecuniarie: ogni caldaia può essere infatti oggetto di controllo a campione da parte dell’ente preposto ai controlli, che può verificare anche il libretto su cui sono riportati tutti gli interventi di manutenzione. In caso di smarrimento del libretto sarà necessario richiederne immediatamente uno nuovo al tecnico competente.
A prescindere dai controlli obbligatori, ci sono piccoli accorgimenti, adottabili dai consumatori, che consentono di allungare la vita della caldaia. Ad esempio, in special modo per le caldaie a condensazione, è preferibile un funzionamento continuo: in media i componenti si usurano meno quando vengono mantenuti in funzione a potenza ridotta, piuttosto che essere accesi e spenti frequentemente.
Inoltre, è consigliabile installare un addolcitore su tutto l’impianto idrico o quantomeno un dosatore proporzionale di polifosfati sotto la caldaia, per proteggere lo scambiatore interno dalle incrostazioni di calcare: si tratta di un’operazione che non richiede molto tempo, ma che deve essere fatta da una persona esperta per evitare problemi all’impianto.
Infine, è buona norma sostituire i polifosfati prima che siano completamente esauriti.