Con il climatizzatore acceso, bolletta annua del 28% più cara
I temporali che nei giorni scorsi si sono abbattuti sul centro-nord potrebbero essere una prima avvisaglia di un’estate 2019 che sta per andare definitivamente in archivio. Se invece così non fosse, saranno milioni gli italiani che faranno ancora ricorso ai condizionatori, già ampiamente utilizzati negli ultimi mesi per mitigare gli effetti di temperature talvolta africane.
Ma quanto ci è costato e quanto ancora ci costerà l’impiego dei climatizzatori? Secondo le stime effettuate da Facile.it, nei consumi di una famiglia di 4 persone, il costo energetico per rinfrescare l’abitazione può far lievitare il peso della bolletta annua anche del 28%. In particolare, il consumo medio considerato da Facile.it per questa famiglia tipo, senza l’uso dell’impianto di aria condizionata, è pari a circa 3.000 kWh l’anno, vale a dire 640 euro in regime tutelato. Se aggiungiamo un condizionatore di classe A+, la stima sui consumi sale a circa 3.795 kWh l’anno e la bolletta arriva a 817 euro, vale a dire 177 euro in più.
Attenzione però perché se non si usa il condizionatore correttamente o ci si affida ad apparecchi non efficienti, la spesa potrebbe crescere ulteriormente.
Climatizzatori: come contenere l’incremento dei costi
Risparmiare, però, anche grazie a piccoli accorgimenti è più semplice di quanto si possa pensare; ecco 8 consigli di Facile.it.
- La classe non è acqua. Il primo consiglio è di scegliere un condizionatore ad alta efficienza; quelli in classe A, A+ e A++ e superiori garantiscono minori consumi energetici e consentono così di ridurre la spesa in bolletta anche in maniera importante. Sostituire un condizionatore di classe B con uno di classe A+ può significare ridurre il costo in bolletta sino al 20%. Ulteriore incentivo al cambio del vecchio impianto sono le detrazioni fiscali che si possono ottenere acquistando un nuovo condizionatore; se state sostituendo un impianto preesistente o state ristrutturando casa, potreste ottenere un bonus fiscale che varia dal 50% al 65% di quanto speso.
- Evitate le temperature polari. Come è risaputo, la percezione del caldo non dipende solo dalla temperatura ma anche dal grado di umidità; se il vostro condizionatore ne è dotato, il consiglio è di utilizzare la funzione di deumidificazione anziché quella di raffrescamento; in questo modo è possibile ridurre i costi fino al 13%.
- Il gioco di squadra aiuta. Anche se vi siete dotati di un moderno condizionatore, non abbandonate il caro vecchio ventilatore, che invece può ancora svolgere un ruolo importante. Una volta raggiunta la temperatura desiderata, basterà azionarlo per far sì che diffonda l’aria rifrescata, generando così frescura e sollievo. Se poi volete aiutare il vostro impianto, durante le ore più calde provate ad abbassare le tapparelle e scoprirete che ci vorrà meno tempo per raggiungere la temperatura ideale.
- Il consiglio più banale è sempre quello meno seguito. Che senso ha far lavorare il condizionatore per ore, consumare corrente e spendere soldi, se poi lasciamo porte, o peggio, finestre aperte disperdendo il fresco? Qui si tratta di puro buon senso e un po’ di attenzione; lasciare aperta la porta del corridoio o di uno stanzino e disperdere il fresco può arrivare ad incidere sino al 6% sui consumi.
- Giorno e notte. Programmando in maniera corretta la temperatura durante la notte, sarà grato non solo il fisico, ma anche il portafoglio; in questo modo è possibile ridurre i consumi sino al 10%.
- Impianto pulito. Mantenere il condizionatore pulito è importante, non solo per la salute di chi vive negli ambienti, ma anche perché solo in questo modo si ha la garanzia che l’impianto possa funzionare al 100% della sua efficienza. Con una pulizia annuale dei filtri sarà possibile ridurre il consumo energetico sino all’8%.
- Occhio agli altri elettrodomestici. Sebbene sia indicato come il responsabile numero 1 dei salassi estivi in bolletta, non va dimenticato che il condizionatore non è l’unico elettrodomestico che utilizziamo d’estate. Per tutti gli altri vale la regola di scegliere apparecchi di classe energetica elevata, A, A+, A++ o superiore; anche in questo caso, se l’acquisto di un grande elettrodomestico di classe non inferiore alla A+ viene effettuato per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, si potrà usufruire di una detrazione Irpef del 50%. A questo risparmio, si aggiungono i benefici economici legati al minor uso di energia; un frigorifero di ultima generazione (A+++), ad esempio, consente di risparmiare fino al 50% in consumi rispetto ad uno in classe A+. Anche per la lavatrice, peraltro, vale la stessa regola; in aggiunta, per aumentare il risparmio, il suggerimento è di preferire lavaggi a basse temperature. Un lavaggio a 60° consente di risparmiare sino al 37% di energia elettrica rispetto ad uno a 90°.
- Scegliere la migliore tariffa. Optare per una tariffa energetica adeguata alle proprie esigenze si traduce spesso in un risparmio economico significativo. Coloro che sono ancora in regime tutelato, possono valutare il passaggio al mercato libero; in questo modo, secondo le stime** di Facile.it, è possibile abbattere la bolletta fino al 15%.
*valore calcolato utilizzando le tariffe del servizio di Tutela, fascia monoraria e potenza 3 kW
** valore calcolato considerando la differenza tra la migliore offerta mercato libero disponibile su Facile.it in data 29 Luglio 2019 e la tariffa del mercato tutelato aggiornata al III Trimestre 2019.