[A cura di: Expoclima.net]
Il Decreto Legislativo 102/2014, entrato in vigore il 19 Luglio 2014, impone l’obbligo di installazione di dispositivi per la contabilizzazione del calore entro il 31 dicembre 2016. Expoclima, in uno speciale, ha analizzato i vantaggi che possono derivare dall’utilizzo e dall’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore e quali siano i parametri di ripartizione presi in considerazione dalla norma UNI 10200.
IL D. LGS 102/2014
Il Decreto Legislativo 102/2014 (GU Serie Generale n. 165 del 18 Luglio 2014), entrato in vigore il 19 luglio 2014, all’art. 9 prescrive l’obbligo, per tutti gli edifici con impianto centralizzato, siano essi di nuova costruzione o esistenti, di installare dei sistemi di contabilizzazione capaci di portare alla fatturazione individuale dei consumi complessivi, derivanti dall’impianto di riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento, a carico di ogni singola unità immobiliare, con il termine perentorio del 31 dicembre 2016, senza alcuna possibilità di proroga.
Oltre al semplice risparmio, e alla possibilità di contabilizzare in modo corretto ed efficace il reale consumo di energia per ogni singola unità immobiliare, la contabilizzazione porta a una serie di indubbi vantaggi:
* autonomia gestionale dell’impianto relativo all’unità immobiliare, ossia tutti i vantaggi che potrebbero derivare dall’avere un impianto autonomo;
* miglioramento del comfort domestico, grazie alla possibilità di modificare e adattare le condizioni climatiche interne della propria abitazione e di ogni singolo locale;
* eliminazione degli sbilanciamenti, potendo garantire il mantenimento delle temperature desiderate anche in impianti che, per conformazione tecnica e distributiva, risultano essere notevolmente sbilanciati;
* consistente risparmio energetico, derivante dalla possibilità di mantenere nella propria unità immobiliare una temperatura di 20 °C, ma non solo. L’esperienza ha dimostrato che la termoregolazione e contabilizzazione del calore comportano un risparmio che si attesta intorno al 20/25%. Questo risparmio è dovuto in parte al miglioramento del rendimento di regolazione, ma anche e soprattutto ad un uso più attento e consapevole dell’impianto da parte degli utilizzatori.
NORMA UNI 10200
La contabilizzazione del calore garantisce a ogni singolo utilizzatore l’autonomia gestionale del proprio impianto e, per poter determinare l’effettivo consumo di energia, i sistemi si suddividono in due gruppi: contabilizzazione diretta e indiretta.
Contabilizzazione diretta. Tali sistemi si basano sulla rilevazione dell’energia termica prelevata da ogni utenza, attraverso la misura, direttamente sul fluido termovettore, di parametri atti a definire la differenza di entalpia fra l’ingresso e l’uscita del circuito utilizzatore. Sono sistemi utilizzati prevalentemente su edifici di nuova costruzione, mentre sono difficilmente integrabili sugli edifici più datati; infatti, sono elementi che possono essere installati in impianti con sistema distributivo di tipo orizzontale, mentre negli anni passati era soluzione diffusa realizzare gli impianti con distribuzione verticale.
Contabilizzazione indiretta. È un sistema che si basa, invece, sulla valutazione dell’energia prelevata dall’utenza, mediante la misura di parametri di proporzionalità con l’emissione termica (temperatura superficiale del corpo scaldante e temperatura ambiente), nota la potenza termica nominale del corpo scaldante. Sono sistemi che si adattano bene alla contabilizzazione in edifici esistenti, caratterizzati dall’impossibilità di optare per soluzioni di contabilizzazione diretta, anche solo magari per la presenza di una rete distributive di tipo verticale.
Il consumo totale di energia termica utile dell’edificio per la climatizzazione invernale e Acs, in seguito indicata con Qt, è suddiviso, fondamentalmente, in due componenti principali:
Qcli: Energia termica per la climatizzazione invernale [kWh]
Qacs: Energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria [kWh]
Ciascuna componente è suddivisa, a sua volta, in tre componenti distinte:
Climatizzazione invernale:
* Qui,cli,t: consumo totale di energia termica utile delle unità immobiliari per la climatizzazione invernale [kWh];
* Quc,cli,t: consumo totale di energia termica utile dei locali ad uso collettivo per la climatizzazione invernale [kWh];
* Qinv,cli: consumo involontario di energia termica utile per la climatizzazione invernale [kWh];
Acqua calda sanitaria:
* Qui,acs,t: consumo totale di energia termica utile delle unità immobiliari per Acs [kWh];
* Quc,acs,t: consumo totale di energia termica utile dei locali ad uso collettivo per Acs [kWh];
* Qinv,acs: consumo involontario di energia termica utile per Acs [kWh].
In modo analogo, la spesa totale per la climatizzazione invernale ed Acs indicata con la sigla St è suddivisa, per gli stessi principi descritti in precedenza, come segue:
Climatizzazione invernale:
Sui,cli: spesa totale per il consumo totale di energia termica utile delle unità immobiliari per la climatizzazione invernale [€];
Suc,cli: spesa totale per il consumo totale di energia termica utile dei locali ad uso collettivo per la climatizzazione invernale [€];
Sinv,cli: spesa totale per il consumo involontario di energia termica utile per la climatizzazione invernale [€].
Acqua calda sanitaria:
Sui,acs: spesa totale per il consumo di energia termica utile delle unità immobiliari per Acs [€];
Suc,acs: spesa totale per il consumo di energia termica utile dei locali ad uso collettivo per Acs [€];
Sp,acs: spesa totale per potenza termica installata per Acs [€].
LA REGOLAZIONE
Uno dei principali problemi legati alla realizzazione di opere volte alla contabilizzazione del calore riguarda gli squilibri che si possono venire a creare in impianti nei quali i gruppi di pompaggio sono del tipo “a velocità costante”; l’installazione di sistemi che causano una progressiva chiusura dei terminali a seguito del raggiungimento delle temperature prefissate, invece, porta ad un progressivo aumento della pressione interna al circuito, proprio per il fatto che la pompa non è in grado di modificare la propria curva di funzionamento. Per questo motivo, è necessario prevedere o predisporre opportuni accorgimenti, soprattutto per quanto riguarda la regolazione e il controllo di alcuni elementi impiantistici focali, al fine di non causare danni anche rilevanti a impianti e componenti interni al fabbricato.
Prevedere, pertanto, un adeguato sistema di regolazione e bilanciamento, può portare a benefici in termini di consumi energetici anche fino al 35% rispetto a un impianto non bilanciato.
Esistono vari sistemi di regolazione che vengono riportati di seguito.
Bilanciamento statico manuale:
* orifizio fisso;
* orifizio fisso con flussometro;
* orifizio variabile.
Bilanciamento dinamico automatico:
* stabilizzatore automatico di portata;
* indipendente della pressione.
Regolazione pressione differenziale:
* regolazione della pressione differenziale;
* valvola di by-pass differenziale.
Esistono, infine, delle valvole termostatiche da installare sui termosifoni del tipo “a preregolazione”, nelle quali la regolazione della portata si ottiene facendo passare il fluido attraverso un dispositivo con sezioni di passaggio variabili. All’interno delle singole unità immobiliari, o di ogni singolo locale, l’adozione dei sistemi di contabilizzazione del calore permette di gestire e controllare in modo puntuale ed efficiente a temperatura interna impostata, evitando sovratemperature.
Nel caso di ristrutturazioni, il modo più semplice per non dover eseguire opere murarie o interventi similari invasivi, possono essere utilizzate delle valvole termostatiche; nel caso di fabbricati di nuova costruzione è possibile adottare termostati ambiente, o anche cronotermostati, attraverso i quali sarà possibile programmare le condizioni di funzionamento orarie/giornaliere/settimanali.
Esistono vari sistemi di regolazione.
Valvole termostatiche: il dispositivo di comando della valvola termostatica è caratterizzato da un regolatore proporzionale di temperatura, costituito da un soffietto contenente uno specifico liquido termostatico in grado di modificare il suo stato fisico in funzione della temperatura rilevata, in grado di aprire o chiudere un attuatore posto all’interno della valvola stessa.
Valvole elettrotermiche: il dispositivo elettrotermico è caratterizzato da un elemento alimentato elettricamente in grado di aprire o chiudere un attuatore in funzione della temperatura rilevata da un termostato ambiente o altro elemento similare.
Termostati: il dispositivo è costituito da un interruttore la cui azione on-off (chiuso-aperto) è comandata da una variazione di temperatura di un elemento sensibile, che è parte del componente stesso.
Cronotermostato: il dispositivo ha lo stesso principio di funzionamento del termostato, con in più la possibilità di programmare orari e tempi di accensione e spegnimento in modo automatico.