[A cura di: Enea] Al via il progetto europeo ANTICSS – Anti-Circumvention of Standards for better market Surveillance – per nuove procedure antifalsificazione finalizzate a garantire la veridicità delle dichiarazioni dei produttori di elettrodomestici su efficienza energetica e prestazioni funzionali. L’iniziativa, nata dopo il cosiddetto “dieselgate”, vede tra i partner italiani Enea, Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi e Istituto italiano del marchio di qualità (IMQ).
Finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea Horizon 2020, il progetto ha come obiettivo quello di definire e valutare la “circonvenzione”, vale a dire la manipolazione dei risultati dei test sugli apparecchi domestici, in relazione alla legislazione comunitaria in materia di eco-design, etichettatura energetica e ai metodi di misura utilizzati durante i test. Una volta rilevata l’eventuale presenza di “circonvenzione” nei prodotti esaminati nell’ambito del progetto, il lavoro restituirà una stima di quanto tale eventuale manipolazione costi in termini di maggior consumo energetico e prestazioni funzionali alterate.
“Il progetto ANTICSS permetterà di mettere a punto una strategia in grado di individuare e prevenire la circonvenzione – spiega Milena Presutto ricercatrice Enea del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica –. Ciò significa che sarà possibile valutare se e quanto consumo di energia e/o minori prestazioni funzionali potrebbero essere ascritte a comportamenti ingannevoli, proteggendo così i consumatori e rafforzando la credibilità della legislazione comunitaria. Eliminare le ambiguità nell’etichettatura energetica, grazie all’ecoprogettazione, assicurerà inoltre parità di condizioni agli attori economici del mercato”.
“Grazie al nostro servizio di accertamenti a tutela della fede pubblica – aggiunge Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – realizziamo controlli in una modalità che tutela l’impresa corretta nel rispetto delle norme e interviene nel caso di comportamenti illeciti. Un’azione che svolgiamo ogni giorno insieme al Ministero dello sviluppo economico, ai laboratori e organismi tecnici. La Camera di commercio è anche attrezzata con propri laboratori dell’azienda Innovhub – SSI. Siamo per un mercato trasparente ed efficiente, vicino ai bisogni di imprese e consumatori. In questo caso si tratta di un’azione che tra l’altro ha importanti risvolti positivi sul risparmio di risorse naturali, a favore di un ambiente migliore”.
Dal canto proprio, Stefano Ferrari di IMQ precisa: “ENEA e Camera di Commercio sono realtà con le quali collaboriamo proficuamente da tempo e con le quali condividiamo finalità e valori. Anche per questo nuovo progetto prevediamo dunque risultati significativi in un’ottica di tutela dalle distorsioni del mercato, trasparenza, valorizzazione delle realtà virtuose e, più in generale del mercato europeo, con ritorni in termini ambientali ma anche di competitività commerciale. Come IMQ porteremo la nostra esperienza nelle attività di prova per consentire le valutazioni quantitative ma soprattutto per contribuire a individuare procedure di prova alternative o sistemi di controllo che in futuro permettano di evitare qualsiasi falsificazione delle misurazioni effettuate”.
Provenienti da otto Stati Ue, i partner del progetto ANTICSS sono complessivamente 19 tra organizzazioni di ricerca, autorità di vigilanza del mercato, agenzie per l’energia, un organismo di normalizzazione, un’università, ONG ambientaliste e laboratori di test.