[A cura di: Assoclima]
Un recente studio della Commissione Europea ha sottolineato come l’Italia stia violando le norme sulla qualità dell’aria, un rapporto Legambiente ha messo in relazione le morti premature con l’emergenza smog e uno studio di Enea ha rilevato che, nonostante la diminuzione dei 5 principali inquinanti più dannosi per la salute e gli ecosistemi, il livello delle polveri sottili rimane critico, soprattutto nelle grandi città. L’inquinamento atmosferico contribuisce anche all’aumento delle malattie respiratorie e cardiovascolari tra la popolazione. Da queste premesse, è interessante analizzare le potenzialità delle pompe di calore elettriche non soltanto sul versante dell’efficienza energetica, ma anche sul fronte del contrasto alle emissioni ambientali nocive. Di seguito, le considerazioni espresse da Fernando Pettorossi, capogruppo italiano Pompe di calore Assoclima.
In che modo le pompe di calore elettriche possono essere un valido alleato per contrastare l’inquinamento atmosferico e i problemi di salute ad esso collegati?
In estate le pompe di calore, creando degli ambienti climatizzati e protetti, consentono uno stato di benessere maggiore: basti pensare a cosa rappresenta un periodo di massima impollinazione per gli allergici, o di grande afa per i cardiopatici. In inverno, la pompa di calore, a fronte di un’unità elettrica usata per il suo funzionamento, cattura 3 o 4 unità di energia rinnovabile dall’ambiente circostante (aria, acqua, terreno), non produce emissioni di alcun tipo in sede locale e non emette polveri sottili (PM10 e nanoparticelle). Inoltre, la stessa unità elettrica che viene usata dalla pompa di calore nel nostro paese è prodotta al 40% da energia rinnovabile elettrica. È chiaro che nei luoghi di produzione di energia elettrica, in genere distanti dai centri abitati, si generano emissioni di CO2, ma in ogni caso limitate e debitamente controllate dalle autorità.
Quali sono i vantaggi della pompa di calore, anche rispetto ad altri sistemi di riscaldamento?
I vantaggi della pompa di calore rispetto agli impianti a combustione sono rilevanti:
* consente, con un solo impianto, di effettuare la climatizzazione a ciclo annuale, sia invernale che estiva, e di produrre acqua calda sanitaria;
* riduce i consumi di energia primaria da fonte fossile;
* produce (cattura) il 75% dell’energia termica rinnovabile;
* elimina ogni forma di emissione inquinante e particolati locali;
* migliora la sicurezza delle abitazioni (elimina il pericolo di esplosioni e incendi);
* consente l’eliminazione di antiestetiche canne fumarie;
* dà la facoltà al cliente di ricevere una sola bolletta energetica per tutti i consumi elettrici;
* riduce i costi di manutenzione dovuti al terzo responsabile per la conduzione della caldaia.
Installare una pompa di calore è un investimento importante, anche dal punto di vista economico. Come fare per risparmiare?
Grazie alle detrazioni fiscali e a un abbattimento dei costi gestionali dell’energia elettrica, investire in un impianto a pompa di calore ad alta efficienza risulta particolarmente vantaggioso. Dalle nostre analisi emerge con chiarezza che il ritorno dell’investimento, anche per impianti complessi, generalmente non supera i 5 anni. Se consideriamo che la durata media di un impianto a pompa di calore è di circa 15-20 anni è evidente che l’investimento risulta veramente opportuno e redditizio.
Quale potrebbe essere lo sviluppo degli impianti a pompa di calore nei prossimi anni?
Dagli scenari che emergono a seguito della pubblicazione dei decreti in materia energetica o dalla SEN (strategia energetica nazionale) è previsto un forte incremento dell’energia rinnovabile prodotta da fonte termica. Attualmente le principali sono le biomasse e le pompe di calore. Dati il problema ambientale e le consequenziali malattie provocate dal PM10, prevediamo che l’energia prodotta da biomassa verrà di molto limitata nei centri urbani; appare inevitabile che lo sviluppo delle pompe di calore subisca una positiva impennata favorendo così la crescita di tecnologie più avanzate e l’attività professionale dell’intera filiera connessa a tale tecnologia (progettisti, installatori, produttori ecc.).