L’ISOLAMENTO TERMICO DEI CONDOMINI PER DIMINUIRE LA BOLLETTA DEL GAS
- Redazione
- 27 ottobre 2015
[Intervista di: Vincenzo Perrotta]
Come combattere il rincaro delle bollette e tutelarsi dall’andamento altalenante dei titoli energetici? Sono sempre di più gli amministratori di immobili e i condòmini lungimiranti che scelgono di isolare termicamente la propria abitazione o il condominio per evitare dispersione di calore, e il conseguente aumento della spesa per il riscaldamento. Tra le metodologie più diffuse per la coibentazione degli edifici troviamo l’applicazione di pannelli isolanti sulle pareti esterne o interne e nelle intercapedini. Per saperne di più abbiamo intervistato Cristian Baldan, responsabile marketing di Stiferite, una delle principali aziende italiane che producono pannelli in poliuretano per l’isolamento termico.
È possibile tracciare un quadro sintetico delle soluzioni per l’isolamento termico sviluppate da Stiferite? Quali sono le tipologie più richieste dal mercato?
Stiferite ha cominciato a produrre pannelli per la coibentazione termica dal 1963. Da allora abbiamo iniziato a creare una gamma piuttosto ampia per soddisfare quasi tutte le richieste di coibentazione, soprattutto in ambito edilizio: da quella delle pareti, intese come cappotti, intercapedini o i foderi interni, fino ad arrivare alle coperture, siano esse ventilate o meno, piane o in pendenza. Visto il difficile momento economico che l’Italia sta attraversando, siamo più orientati sul rifacimento, quindi si parla di cappotto, coibentazione interna e coperture. Sul nuovo siamo in questo momento un po’ più fermi, anche se il mercato dovrebbe ripartire.
Tengo a precisare che è possibile effettuare interventi anche sulla singola abitazione, oltre che sull’intero condominio, ovviamente con costi e tipologie di intervento molto diversi tra loro.
Parlando proprio di costi e tempi di rientro dell’investimento, quali fattori incidono sul costo dell’intervento? Quando sono riscontrabili i primi benefici?
I costi variano molto dal tipo di soluzione che vogliamo attuare e dalla zona d’Italia in cui ci troviamo, in quanto i costi di manodopera cambiano molto da regione a regione. Mediamente, l’intervento standard viene recuperato, a livello di spesa, nel giro di tre, cinque anni. Vorrei precisare però, che dare una stima esaustiva è difficile, in quanto dipende da che cosa si vuole fare. A volte il cliente si lamenta perché ritiene troppo lungo il tempo di rientro dell’investimento. Questo può essere vero se la capacità termica recuperata dall’intervento è molto bassa a causa di spessori troppo ristretti o non consoni al tipo di applicazione. In queste condizioni i tempi di recupero si allungano. Ma se il lavoro è fatto con i dovuti parametri, nel giro di cinque anni al massimo il bilancio tra risparmio e investimento va in attivo.
Ritiene che gli ecoincentivi statali per questo tipo di intervento siano ancora necessari? Come valuta l’informazione sull’efficientamento energetico in Italia?
Data la situazione attuale del mercato, direi che gli incentivi statali sono ancora necessari. In Italia l’informazione sull’efficientamento energetico è ancora bassa rispetto al resto d’Europa, anche se qualcosa si sta muovendo, anche dal punto di vista normativo. Stiferite, dal canto suo, si è dotata di una rete di tecnici e commerciali che operano su tutto il territorio nazionale presso studi tecnici, termotecnici e di amministratori condominiali, per aiutare a capire quale sia la soluzione più adatta alle specifiche esigenze. A livello generale, il cittadino sta cominciando a comprendere quale sia il settore migliore in cui effettuare una spesa, anche grazie alla certificazione del fabbricato. Naturalmente, se ne rende conto ancora di più quanto arrivano le bollette del riscaldamento. Bisogna far sì che l’utente capisca che questo tipo investimento rientra in un arco temporale relativamente breve. Anche se l’intervento di coibentazione incide su una parte dell’abitazione non visibile, a differenza di altre tipologie di lavori, se vogliamo più estetici ma a fondo perduto, qui i costi vengono recuperati.
Con il Decreto 102 del 2014, dal primo gennaio 2017 le valvole termostatiche diventeranno obbligatorie per condomini dotati di impianto centralizzato. Come si pone Stiferite riguardo al tema?
Il fatto che siano state introdotte nuove metodologie di gestione del riscaldamento per gli edifici dotati di impianto centralizzato è indispensabile per il benessere termico dei residenti. Se poi il fabbricato fosse isolato termicamente nel modo corretto e in tutto il suo complesso si eviterebbe il fenomeno della dispersione di calore, e si avrebbe un risparmio notevole in bolletta. È noto a tutti che se le superfici esterne non sono coibentate, chi abita all’ultimo piano così come a piano terra sopra i garage, tenderà ad aumentare maggiormente la temperatura per riscaldare l’appartamento, anche in presenza di valvole termostatiche.