Anche i condomini possono concorrere ad abbattere le emissioni inquinanti delle città, tanto più in una metropoli come Roma. È questo lo sfondo sul quale è stato siglato l’accordo di collaborazione tra Roma Capitale, Enea e Gse, sottoscritto in Campidoglio dalla sindaca Virginia Raggi e dai presidenti Federico Testa (Enea) e Francesco Sperandini (Gse).
Obiettivo: tagliare le emissioni di CO2 del 40%, puntando su rinnovabili ed efficienza energetica in settori chiave compresa l’edilizia residenziale, e adottare una strategia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
In base a questa intesa, ad aprile partiranno sei tavoli tecnici di Roma Capitale, organizzati in collaborazione con Enea e Gse, per individuare le azioni prioritarie finalizzate a ridurre l’inquinamento urbano e i consumi energetici degli edifici residenziali (e di quelli della PA, compresi impianti sportivi, ospedali, scuole e università). Al centro degli incontri, a cui saranno invitati municipi, cittadini, imprese, associazioni di categoria, si discuterà dell’impiego e delle potenzialità delle diverse fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico, mini-idro, mini e micro-eolico, solare termico a bassa, media e alta temperatura, bioenergie), di efficientamento energetico in edilizia pubblica e residenziale, illuminazione e mobilità sostenibile da adottare sull’intero territorio capitolino.
Dal confronto tra gli esperti e tutti gli stakeholder si passerà poi alla stesura e alla presentazione entro il 2019 del Piano di azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC). Il piano fa parte di un percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale che Roma Capitale ha intrapreso con l’adesione al “Patto dei Sindaci per il clima e l’energia”, l’iniziativa promossa dalla Ue per coinvolgere le amministrazioni locali nella lotta al climate change che vede l’Enea nel ruolo di coordinatore italiano con il compito di supportare i comuni nella redazione del Piano di Azione e nella promozione dell’efficienza energetica. L’alleanza tra Roma Capitale, Enea e Gse permetterà di tracciare un percorso per rendere Roma Capitale una città più sostenibile, resiliente e inclusiva, con un piano di riduzione delle emissioni (-90% CO2 al 2050) e dei consumi di energia finale (-28% al 2030).
Secondo i dati del Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (SIOPE), nel 2016 la bolletta energetica complessiva della PA per elettricità, riscaldamento e trasporto ha superato i 3,3 miliardi di euro, di cui 117 milioni spesi a livello centrale (35% per l’energia elettrica, 4% per il gas e 61% per carburanti e combustibili), 1,85 miliardi nelle amministrazioni periferiche, 220 milioni nelle province che gestiscono gran parte dell’edilizia scolastica e 1,13 miliardi di euro nelle strutture sanitarie pubbliche.