Emerse dal tavolo tecnico tra l’Ordine degli Ingegneri di Torino ed Iren Energia, sono disponibili on line le Linea Guida riferite alla progettazione degli impianti di riscaldamento secondari serviti dalla rete di teleriscaldamento, con particolare riferimento all’integrazione dei sistemi (impiantistici) esistenti con i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuale del calore.
Nel documento vengono esaminati, in particolare, gli interventi realizzati contestualmente all’installazione di valvole termostatiche e ripartitori di calore che, nel territorio di competenza (quello del capoluogo piemontese), sono i più frequenti. Per analogia, i principali criteri individuati potranno poi essere estesi anche ad altri sistemi di contabilizzazione di diversa tipologia, fatto salvo l’adattamento ai casi specifici.
Con le Linee Guida, Ingegneri ed Iren intendono fornire le indicazioni minime a cui un progetto dovrebbe attenersi per sviluppare una esaustiva analisi delle problematiche connesse all’intervento, indicando quindi gli interventi da porre in campo per raggiungere i requisiti richiesti dalle norme vigenti.
Trattandosi di un argomento relativamente nuovo, nel documento è fornita, seppur per sommi capi, anche una spiegazione di quali siano le modifiche impiantistiche e le principali tematiche cui occorre prestare attenzione realizzando di allacciamento al teleriscaldamento che necessita, come tutti gli interventi di modifica impiantistica, di una verifica del sistema nel suo complesso ai fini della ottimizzazione dell’impianto.
L’allaccio al teleriscaldamento non va infatti inteso come semplice sostituzione di un generatore, ma come riqualificazione del sistema di riscaldamento.
Quanto descritto nelle Linee Guida fa riferimento alla tipologia di sistema edificio-impianto maggiormente diffusa nelle aree metropolitane, caratterizzata da:
Saranno valutate anche alcune situazioni impiantistiche differenti ormai diffuse, come gli impianti a pannelli radianti e/o con integrazione da solare termico.
Per situazioni particolari o maggiormente articolate, il progettista dell’impianto secondario, analizzando le specifiche problematiche connesse all’intervento, dovrà implementare quanto illustrato suggerendo le migliori soluzioni applicabili tenendo sempre presente il rapporto costi/benefici.