Unione Consumatori: “Rivedere subito l’aumento dell’Iva sul pellet”
- Redazione
- 20 gennaio 2015
[Fonte: Unione Nazionale Consumatori] No all’aumento dell’Iva sul pellet. A ribadirlo è l’Unione Nazionale Consumatori, che continua a contestare la norma inserita nella Legge di Stabilità, che ha incrementato dal 10 al 22% l’imposta sull’acquisto del materiale.
Come dichiara Pieraldo Isolani, responsabile del settore Energia dell’Unione Nazionale Consumatori, “L’aumento dell’Iva sui pellet è davvero incomprensibile, e dopo che anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ammesso che si è trattato di un errore, ci auguriamo che alle parole seguano immediatamente i fatti”.
Secondo Isolani, “La tassa che non fa altro che peggiorare la condizione delle famiglie in difficoltà: in Italia, infatti, sono oltre 2 milioni le famiglie che utilizzano i pellet come combustibile per il riscaldamento, proprio perché il loro costo, a parità di potere calorico, è inferiore di circa il 25% a quello del gas metano. Invece, se l’aumento non sarà corretto, porterà un aggravio di spesa per il riscaldamento di circa 250/400 euro all’anno, che renderà meno conveniente l’installazione di nuove termostufe a pellet”.
Di qui, l’appello a rivedere subito la misura: “Si tratta di un provvedimento da correggere perché è contro i cittadini meno abbienti residenti in aree marginali, ai quali aumenta il costo del riscaldamento. Non solo: rappresenta anche un danno all’ambiente, perché scoraggia l’utilizzo di un combustibile ecologico e rinnovabile (poiché la quantità di CO2 emessa durante la combustione è la stessa che le piante avevano accumulato durante la loro crescita) ed è contro l’occupazione, perché ostacola lo sviluppo delle imprese produttrici di termostufe, di cui il nostro Paese possiede una filiera industriale assai importante e competitiva”.