[A cura di: Gianni Gennaro – Regione Piemonte]
Il Piemonte ha un nuovo regolamento edilizio tipo, che andrà a sostituire integralmente il vecchio testo in vigore dal luglio 1999. Tra i principali obiettivi figurano la garanzia di livelli essenziali di prestazioni concernenti la tutela della concorrenza e la salvaguardia dei diritti civili e sociali, prestando tuttavia attenzione, in fase di recepimento comunale, alle specifiche peculiarità territoriali.
L’approvazione avvenuta il 28 novembre in Consiglio regionale, fa seguito all’intesa raggiunta nell’ottobre dello scorso anno tra Governo, Regioni e Comuni riguardante il regolamento edilizio tipo nazionale e i relativi allegati, recanti le definizioni uniformi e la raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia. Si è reso così necessario provvedere al recepimento dello schema a livello regionale, integrandolo con quanto disposto dalla normativa piemontese.
Il nuovo regolamento si compone di due parti: la prima contiene le definizioni uniformi dei parametri urbanistici ed edilizi, oltre alle disposizioni sovraordinate da applicare su tutto il Piemonte; la seconda riporta l’articolazione delle disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia, in base alla quale i Comuni saranno tenuti, nell’esercizio della propria autonomia regolamentare, ad articolare le norme che attengono all’organizzazione e alle procedure interne dell’ente garantendo qualità, sicurezza e sostenibilità delle opere edilizie, dei cantieri e dell’ambiente urbano.
Come rimarca Alberto Valmaggia, assessore regionale all’Urbanistica “lo scopo è continuare il percorso di uniformazione dei regolamenti edilizi comunali intrapreso nel 1999, recependo quanto disposto a livello nazionale, ma garantendo altresì la gestione dell’attività edilizia-urbanistica transitoria senza modificare le previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti. Il recepimento delle nuove definizioni dei parametri edilizi sarà gestito secondo i principi di autonomia comunale con l’approvazione della prima variante generale che il singolo comune adotterà”.
Dalla data di pubblicazione del regolamento, i Comuni avranno 180 giorni per adeguare i propri regolamenti edilizi al testo regionale ed applicare la norma transitoria che consente un recepimento graduale delle nuove definizioni uniformi. Gli uffici della direzione Ambiente, Governo e tutela del territorio della Regione sono a disposizione per fornire supporto tecnico e amministrativo.