[A cura di: Roberto Nidasio – CTI]
La nuova UNI/TS 11300-6 si è resa necessaria principalmente come supporto alla Legge 90 del 2013 che ha introdotto, nel calcolo della prestazione energetica di un edificio, anche il fabbisogno energetico di ascensori e scale mobili.
Si vogliono qui approfondire alcuni aspetti della metodologia di calcolo degli ascensori. In particolare, per gli ascensori, la UNI/TS 11300-6 prende in considerazione essenzialmente le seguenti variabili: la tipologia costruttiva dell’impianto; la portata; la velocità; la corsa massima; il numero di fermate; il numero di impianti interconnessi in manovra collettiva. Tali dati dovranno essere reperiti da progetto oppure da rilievo in loco. Si suppone quindi che la progettazione dell’impianto sia già stata effettuata correttamente da altro soggetto, considerando l’integrazione dell’impianto nell’edificio in rapporto alle esigenze dell’utenza finale. Per gli edifici esistenti, qualora tali informazioni non siano disponibili, la specifica tecnica fornisce valori caratteristici per alcune tipologie di impianti in relazione all’utilizzo tipico nelle principali categorie di edifici.
A partire dai dati citati viene calcolato il fabbisogno giornaliero di un ascensore. Tale fabbisogno tiene in considerazione sia la fase di movimento sia quella di sosta. Esiste infatti un fabbisogno legato all’azionamento meccanico dell’impianto, ma anche fabbisogni dovuti alle apparecchiature di comando e segnalazione, all’illuminazione della cabina ed eventualmente ad altri servizi accessori opzionali, come ad esempio la ventilazione o la climatizzazione della cabina.
Il fabbisogno di movimentazione è calcolato a partire dal fabbisogno energetico per un ciclo con corsa media e considerando un certo numero di corse medie giornaliere in funzione del tipo di edificio e della popolazione servita dall’ascensore. La corsa media è valutata sulla base del numero di fermate. I fattori che influenzano il fabbisogno di un ciclo con corsa media sono essenzialmente la tipologia di impianto (a fune con contrappeso, a fune ad argano agganciato, idraulico), la portata, il dislivello della corsa, la velocità, la presenza o meno di una massa di bilanciamento e la tipologia di motore.
La UNI/TS 11300-6 è stata pubblicata nel marzo 2016 ed è attualmente in vigore; tuttavia, ai sensi del DM 26 giugno 2015, questa parte si applicherà solo a decorrere da 90 giorni dalla pubblicazione, quindi scatterà il 29 giugno.