[A cura di: Gianni Gennaro – Regione Piemonte] Lo scorso 11 gennaio, a Torino, si è svolto un incontro organizzato dalla Regione Piemonte, con i sindaci dei Comuni interessati alla prima fase degli interventi per la posa della banda ultralarga nelle aree cosiddette “a fallimento di mercato”: lavori che inizieranno tra maggio e giugno 2018.
I rappresentanti di Open Fiber, aggiudicatario della gara, di Infratel, ed i funzionari regionali, hanno illustrato il quadro degli interventi e fornito i chiarimenti di tipo tecnico e amministrativo su un piano che mira anche alla salvaguardia degli investimenti già attuati, alla tutela e valorizzazione dei piccoli operatori locali, che avranno pari opportunità di accesso, e allo stimolo alla domanda attraverso la diffusione dei servizi regionali digitali.
I Comuni coinvolti sono 132, raggruppano complessivamente quasi 300.000 abitanti e quasi tutti hanno già firmato le convenzioni operative. I lavori hanno un importo di 484 milioni di euro, di cui 284 di finanziamento pubblico (195 del Fondo di sviluppo e coesione, 44,3 del Fondo europeo di sviluppo regionale, 45,6 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e 200 di investimenti privati. La rete realizzata sarà data in concessione per 20 anni all’aggiudicatario e rimarrà di proprietà pubblica.
Dopo la firma del contratto con Open Fiber, avvenuta a novembre, e dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte di Infratel, l’aggiudicatario dovrà redigere il progetto esecutivo entro 60 giorni e dare, quindi, avvio ai lavori di infrastrutturazione. Prima di questa fase, e quindi nelle prossime settimane, è prevista una serie di sopralluoghi nei territori interessati, volta all’individuazione di infrastrutture pubbliche o private riutilizzabili per la posa della fibra ottica (ad esempio strutture di illuminazione pubblica, sottoservizi, ecc) e di spazi idonei ad ospitare le varie strumentazioni, nonché alla verifica dei vincoli da rispettare su aree specifiche. L’intervento sulla banda ultralarga è piuttosto complesso soprattutto per la mole di autorizzazioni necessarie (Infratel ne ha calcolate circa 9.000 solo in Piemonte), ragion per cui è stata sottolineata l’importanza della concertazione territoriale.
All’incontro hanno partecipato gli assessori regionali alle Attività produttive e all’Agricoltura: la prima ha sottolineato come i fondi europei impegnati vengano rendicontati non sulla base della fibra posata ma sulle effettive unità abitative connesse, garanzia quindi che dopo i lavori e con l’immediata messa in rete dei servizi della Pubblica amministrazione se ne potranno trarre subito i benefici, ed ha ringraziato Anci, Uncem e Upi per la collaborazione dimostrata nell’ambito di un lavoro senz’altro impegnativo ma fondamentale e strategico per il territorio; il secondo ha rimarcato l’importanza dell’investimento ed ha auspicato un cambiamento di mentalità per le aree rurali, per cogliere al massimo le opportunità di questa sfida.