Casa: mobili, elettrodomestici e caldaie guidano la ripresa degli acquisti
Il perdurante clima di instabilità politica – a prescindere che venga o meno formato un nuovo Governo a guida Lega-M5S – non sembra influenzare le scelte d’acquisto degli italiani, né sul versante della propensione, né su quello degli esborsi già sostenuti.
Insomma, perlomeno stando a quanto emerge dall’Osservatorio Findomestic, la parola d’ordine sembra ottimismo. E a consolidarla è – guarda un po’ – il comparto della casa. Infatti, se è vero che rispetto ad un anno fa è cresciuta la propensione alla spesa per tutti i principali beni di consumo, tra le prime voci d’uscita a risultare in ascesa ci sono gli elettrodomestici (+6,4% per i cosiddetti “piccoli”), i mobili (+4,6%) e gli interventi per il risparmio energetico (+1,8%).
“Una tendenza così favorevole in contesto così complicato – dichiara Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – dimostra che gli italiani sono disposti a gettare il cuore oltre l’ostacolo”.
- CASA. Per il comparto casa il mese di aprile 2018 è stato molto positivo. La crescita – secondo i dati Findomestic – interessa soprattutto le intenzioni di acquisto di mobili, in aumento del 4,6% su base annua e dell’1,4% su base mensile, con una previsione di spesa media di 2.347 euro. Impennata anche per ristrutturazioni e case nuove, rispettivamente in crescita del 4,3% e del 2,7% in confronto all’aprile 2017.
- ELETTRODOMESTICI. Rispetto allo scorso anno, ad aprile è proseguita la crescita nelle intenzioni di acquisto di elettrodomestici: per quelli di piccole dimensioni (dai forni ai robot da cucina, dai ferri da stiro alle macchine per il caffè) l’accelerazione è del 6,4%, mentre per i grandi bianchi l’incremento si attesta al 5,6%. Bene anche l’elettronica di consumo: la tendenza a comprare Tv e Hi-Fi è cresciuta del 3,8% negli ultimi dodici mesi.
- ENERGIA VERDE. Anche il comparto “efficienza energetica” dimostra grande dinamismo, specialmente su base annua. Rispetto ad aprile 2017, infatti, si segnala la crescita di stufe a pellet/caldaie a risparmio energetico (+1,8%, spesa media di 1.493 euro), impianti solari termici (+1,1%, spesa media di 4.992 euro) e impianti fotovoltaici (+0,5%, spesa media di 7.297 euro).