[A cura di Anit] La legislazione vigente (DPCM 5-12-1997) suddivide gli impianti tecnologici in due categorie: impianti a funzionamento continuo e impianti a funzionamento discontinuo:
Quali limiti?
In Italia i limiti di legge sono indicati dal DPCM 5-12-1997. Ad esempio, per gli impianti a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi dei bagni, ecc.) il decreto impone che non venga superato, nell’ambiente disturbato, un livello massimo di rumore pari a 35 dBA.
Al decreto si possono affiancare ulteriori prescrizioni definite nelle legislazione locale (ad es. regolamenti edilizi), o eventuali richieste dei committenti nei capitolati. Per gli appalti pubblici occorre considerare anche le indicazioni del Decreto CAM 2017 (Criteri Ambientali Minimi).
I soci Anit possono approfondire questo tema con le Guide: Acustica edilizia e Acustica e ristrutturazioni.
Le norme tecniche più recenti che spiegano come misurare in opera il livello di rumore degli impianti sono:
I documenti descrivono come attivare le sorgenti, dove eseguire le rilevazioni, come elaborare i dati e le caratteristiche della catena di misura.
Alle norme si affiancano le indicazioni del decreto 16 marzo 1998 – Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.
I modelli matematici per i calcoli previsionali sono riportati nella norma tecnica UNI EN 12354-5. Oggettivamente si tratta di un documento piuttosto complesso, che difficilmente può essere utilizzato per prevedere il livello di rumorosità di uno scarico WC.
Le soluzioni variano in base al tipo di impianto che si deve isolare, al contesto costruttivo e all’obiettivo che si vuole ottenere a fine lavori.
Generalmente occorre considerare che gli impianti producono sia rumori aerei che vibrazioni. Pertanto diventa necessario:
La scelta di una specifica soluzione deve essere valutata dal professionista che segue l’intervento. Nei casi di interventi su edifici esistenti può risultare molto utile eseguire una misurazione fonometrica prima dell’inizio dei lavori, per rilevare l’effettiva prestazione pre-opera e l’eventuale presenza di significativi ponti acustici.