DEMOLIZIONI E RICOSTRUZIONI DI IMMOBILI: NUOVA DISCIPLINA IN SARDEGNA
La Giunta regionale della Sardegna ha approvato le Linee guida per la determinazione del minore impatto paesaggistico degli interventi di demolizione e ricostruzione. Su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, vengono così disciplinati gli interventi di rinnovo del patrimonio edilizio. ad annunciarlo è la stessa Regione in una nota in cui spiega che nelle zone urbanistiche omogenee “E” agricole, “F” turistiche, “H” di salvaguardia e “G” servizi generali, la demolizione e la ricostruzione della volumetria esistente nella fascia dei 300 metri dalla linea di battigia marina è consentita unicamente laddove il nuovo fabbricato determina un minore impatto paesaggistico.
Le Linee guida tengono conto dei principi espressi nella Legge regionale 8/2015, ossia il minor consumo della risorsa suolo, il risparmio energetico, la salvaguardia dei valori paesaggistici e il raggiungimento di un minore impatto delle opere sui caratteri del contesto paesaggistico e dell’area di intervento.
“La demolizione e riedificazione dei volumi entro la fascia dei 300 metri – spiega Erriu – è un’operazione di riconversione architettonica e paesaggistica che porta alla costituzione di un nuovo edificio di maggiore qualità rispetto al precedente. Perciò è fondamentale coniugare aspetti tecnici e funzionali relativi all’architettura dei nuovi volumi, con una maggiore attenzione a costituire un dialogo verso il contesto locale col quale inevitabilmente la nuova costruzione si relaziona. Per le differenti zone urbanistiche sono stati previsti indirizzi che garantiscono gli interventi di riedificazione e stabiliscono relazioni capaci di valorizzare il contesto paesaggistico nel quale si inseriscono”.