Oggi nel mondo il settore dell’ambiente edificato è responsabile per oltre un terzo del consumo di energia e per circa il 33% delle emissioni di CO2 (fonte International Energy Agency OCSE). Si stima che l’UE dovrà investire circa 100 miliardi di euro all’anno in ristrutturazioni ed efficientamento energetico per raggiungere gli obiettivi ambientali che si è posta, ovvero ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990. Secondo la Commissione Europea, oltre ai fondi pubblici disponibili sarà indispensabile l’intervento anche da parte di istituzioni private, in primis dalle banche che erogano mutui ai cittadini.
Ma cosa può fare il sistema bancario privato per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo? L’European Mortgage Federation – European Covered Bond Council (EMF – ECBC) ha lanciato l’Energy efficient Mortgages Action Plan (EeMAP), l’iniziativa che coinvolge le principali banche europee per promuovere sul mercato i mutui per l’efficienza energetica. La finalità del progetto è ̀creare un circolo virtuoso fra gli istituti di credito e i loro clienti che potranno accedere a prestiti agevolati per ristrutturare la loro abitazione o per acquistarne una a basso impatto ambientale.
Gli investimenti nell’efficientamento energetico delle abitazioni possono aiutare a liberare liquidità per chi ci vive, abbassando le bollette e, soprattutto, riducendo la svalutazione del valore dell’immobile a lungo termine. Di conseguenza, si riduce il rischio di credito, con un effetto win-win per finanziatori, investitori, clienti finali e clima. Una casa che, una volta ristrutturata, sale di classe energetica da “E” a “B”, può portare risparmi fino a 24mila euro nei successivi 30 anni. Da un punto di vista del prezzo, un aumento del rendimento energetico può corrispondere all’aggiunta di 10-15 mq alla superficie della proprietà.
In questo contesto, si è tenuto a Milano, presso la sede di UniCredit, il workshop “Mutui verdi per edifici efficienti e sicuri” organizzato da UniCredit, GBC Italia, RICS Italia e E.ON Italia. Istituzioni, rappresentanti del mercato bancario, amministrazioni pubbliche, assicurazioni, operatori energetici, valutatori immobiliari e imprese edili si sono confrontati sull’applicazione dell’Energy efficient Mortgages Action Plan al mercato italiano per il finanziamento dell’efficienza energetica e della sicurezza antisismica degli edifici, avviando la fase preliminare del progetto pilota italiano.
“Soltanto grazie ad un approccio di sistema, coinvolgendo tutti gli attori del mercato ipotecario, è possibile sviluppare un’innovazione di filiera, tale da permettere vantaggi sostanziali sia per i consumatori sia per gli investitoti finanziari – dichiara Luca Bertalot, segretario generale di EMF-ECBC –. La correlazione tra la performance energetica e la performance finanziaria è alla base per l’identificazione di fattori di de-risking che deve essere tradotto in termini di costo capitale per gli emittenti di mutui verdi”.
Daniele Levi Formiggini, presidente di RICS Italia, aggiunge: “RICS è attivamente impegnata a supportare il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo COP23 e vede nella partecipazione al Consorzio EeMAP una straordinaria opportunità per giungere a soluzioni concrete su larga scala per i mutui verdi, attraverso il contributo sinergico di banche, istituzioni e di tutti gli attori della filiera. RICS ha definito all’interno delle linee guida EeMAP il protocollo di valutazione dell’immobile attraverso la stesura di una checklist di verifica dell’efficienza energetica, aspetto fondamentale per consentire alle banche di profilare i propri asset ‘green’ e misurarne il profilo di rischio, e al mercato di riconoscere il valore aggiunto degli immobili ad alta efficienza energetica”.
Secondo Giuliano Dall’Ò, presidente di GBC Italia, “la riqualificazione dei nostri edifici rappresenta una occasione unica per rilanciare il settore dell’edilizia. Le competenze e le tecnologie edilizie ed impiantistiche per l’efficienza energetica non mancano, ma non sono sufficienti. Il mercato delle riqualificazioni è spesso frenato perché i privati cittadini hanno difficoltà a sostenere gli oneri economici, compromettendo così il raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. In questo contesto i mutui verdi per la riqualificazione diventano strumenti utili per promuovere un’azione decisiva a supporto dell’efficienza energetica dell’intero patrimonio edilizio privato. Attraverso i mutui verdi i cittadini sarebbero in grado di concretizzare azioni di riqualificazione, beneficiando fin da subito dei vantaggi in termini di riduzione delle bollette energetiche, con un impegno economico del tutto gestibile”.
A giudizio di Cristian Acquistapace, chief sales officier di E.ON Italia, “la ricerca condotta da E.ON dimostra che i consumatori italiani trovano molto interessante l’idea dei mutui verdi. Riteniamo che lo schema pilota EeMAP sia una valida piattaforma per sensibilizzare i proprietari degli edifici sulle opportunità di un miglioramento dell’efficienza energetica delle loro case, in linea con l’approccio strategico #odiamoGliSprechi di E.ON Italia”.
La creazione dei “mutui verdi” (Energy Efficient Mortgage) ha lo scopo principale di coinvolgere il canale bancario nella diffusione di nuove costruzioni e di incentivare le ristrutturazioni immobiliari per il loro miglioramento energetico e antisismico inserendo la componente energetica degli edifici nei sistemi standard di valutazione del credito. Presupposto importante per le banche è che tale componente consenta di ridurre i parametri di rischio del mutuo in modo da allocare minor capitale. In tal modo, si introdurrebbero sul mercato mutui/finanziamenti “verdi” a particolari condizioni, convenienti per il cliente, come ad esempio un tasso più basso, LTV aumentato o anche un tasso variabile che scende progressivamente, man mano che avanzano i lavori di efficientamento. La partenza della fase pilota in Italia è prevista per giugno quando le banche italiane potranno implementare i propri “Energy Efficient Mortgage” secondo le linee guida EeMAP, ora in fase ancora preliminare e a cui stanno lavorando tre comitati tecnici: Banche e Finanza; Efficienza Energetica; Valutazione.