Edilizia: riqualificazioni e nuove costruzioni tra incudine della crisi e martello dei pochi finanziamenti
La ripresa del mercato immobiliare potrebbe innescare un volano positivo per ampi settori dell’economia nazionale. Tra questi, senza dubbio, quello edilizio, sia sul versante di un rinnovato slancio delle ristrutturazioni, approfittando ancora dei bonus fiscali, sia sul fronte delle edificazioni, pur conciliando l’esigenza di dare uno sbocco al segmento delle costruzioni con quella di limitare il consumo di suolo.
Ad ogni buon conto, sullo sfondo di questo complesso contesto, l’Ance torna a rimarcare quanto siano indispensabili gli investimenti in edilizia, sia per il bene del settore sia per un’efficiente riqualificazione immobiliare. Come sottolinea il presidente Paolo Buzzetti, “È giusto il monito del Governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, alla politica a investire in edilizia, e in particolare su riqualificazione e salvaguardia del territorio, per rilanciare l’occupazione che altrimenti rimane troppo debole”.
Quindi, il presidente Ance ricorda che: “Solo pochi giorni fa abbiamo presentato un elenco di oltre 5000 opere immediatamente cantierabili diffuse su tutto il territorio che corrispondono a interventi utili per i cittadini per la sicurezza delle scuole, contro il dissesto idrogeologico e per l’ammodernamento delle città italiane. È un piano da circa 10 miliardi, consegnato al Ministro Delrio, capace di creare subito 165.000 posti di lavoro, coinvolgendo più di 80 settori industriali. Le condizioni macroeconomiche adesso ci sono. Bisogna dunque riavviare il circuito del credito che per le costruzioni, è ancora negativo. I segnali che provengono dal mercato della casa fanno ben sperare. Per questo è fondamentale che le banche accompagnino la ripresa.”
Chiaramente, resta da comprendere se e in che misura gli istituti di credito intenderanno far proprio l’appello dei costruttori.