Il Piemonte è la seconda regione italiana per presenza di edifici con ascensori pari a 1 ogni 106 abitanti, ed è anche la terza per numero assoluto con 41mila immobili che hanno almeno un impianto. Secondo un’analisi di Thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale mobili, gli ascensori piemontesi hanno un’anzianità media di 10 anni in linea con quella italiana che è di 11 anni.
Torino e provincia si collocano al decimo posto in Italia e al primo posto in Piemonte per densità di ascensori (1 edificio con ascensore ogni 92,4 abitanti). Nella sola città di Torino, quinta fra le città Italiane con più ascensori per abitanti, c’è un edificio con ascensore ogni 62 abitanti. Al secondo posto, abbastanza staccata, segue la provincia di Biella: 1 ogni 104 cittadini. In ordine troviamo poi Alessandria (1 edificio con ascensore ogni 112 abitanti – terzo posto), Asti (1 ogni 124 ab. – quarto posto) e Novara (1 ogni 131 cittadini – quinto posto). Le province piemontesi con minor presenza di ascensori sono Vercelli (con un ascensore ogni 134,9 residenti), Verbano-Cusio-Ossola (con uno ogni 141,2) e Cuneo, ultima, con 142 abitanti per ascensore.
“Dalle nostre analisi – spiega Luigi Maggioni, amministratore delegato di Thyssenkrup Elevator Italia – in Piemonte, gli impianti presenti nei circa 41mila edifici con ascensori sono utilizzati da 4 milioni di persone e richiedono mediamente poco più di 5 interventi all’anno, per un totale di circa 205mila interventi l’anno. I motivi principali delle chiamate sono: guasti alle porte, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate, ecc.”.
I maggiori costi sostenuti dai condòmini per questi interventi, secondo Thyssenkrupp Elevator Italia, ammontano a oltre 700 euro l’anno. “Il servizio di manutenzione predittiva e preventiva per gli ascensori – prosegue l’amministratore delegato – può ridurre del 50% i tempi di fermo impianto. Collegando in rete tutti gli ascensori è possibile monitorare da remoto lo stato di salute e intervenire tempestivamente. L’ascensore oggi è il mezzo più usato al mondo: i 12 milioni di impianti esistenti sono usati da un miliardo di persone. È stato stimato che ogni anno si accumulano 190 milioni di ore di fuori servizio a livello mondiale, di cui 11 milioni di ore in Italia. Questo significa che nel nostro Paese un ascensore sta fermo per guasti mediamente 4 giorni e mezzo all’anno”
Ma non è tutto. Quando si parla di ascensori, infatti, non è desueto chiamare in causa anche il tema dell’efficienza energetica. “L’ascensore – conclude Maggioni – consuma il 10% dell’energia totale di tutto l’edificio. L’impiego di tecnologia innovativa consente all’industria ascensoristica di migliorare le performance e l’efficienza energetica: un ascensore efficiente, realizzato con tecnologie standard, consuma il 27% in meno di energia; ma un ascensore moderno, realizzato con materiali ultra leggeri, elettronica intelligente che lo mette in standby se inutilizzato e dotato di sistemi che recuperano l’energia in frenata, permette un risparmio energetico fino al 50%”.
Tutti questi dati assumono una rilevanza ancora maggiore se si pensa che l’Italia è il Paese che ha il parco ascensori più vasto, ma anche più anziano in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni, e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Europei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porta automatiche, al livellamento tra piano e cabina di ascensore.