Il Regolamento CE 842/2006 sui gas fluorurati, attuato con il DPR 43/2012, è stato sostituito dal Regolamento UE 517/2014 che, per diverse sue parti, necessita di un apposito decreto di attuazione che avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 dicembre 2016. Ciò non è ancora avvenuto, e tale inadempienza potrebbe anche portare all’apertura di una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese. È l’allarme lanciato dal presidente di Cna, Daniele Vaccarino, che ha scritto al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sottolineando l’urgenza di risolvere il problema: “Le imprese si ritrovano nuovamente con un quadro legislativo incompleto che rischia di lasciarle al di fuori delle regole fissate a livello comunitario. Tale aspetto è ancor più problematico se consideriamo che l’emanazione del Decreto Presidenziale di attuazione del Regolamento UE 517/2014 è condizione necessaria e propedeutica anche all’aggiornamento del Decreto Legislativo n. 26 del 5 marzo 2013 in materia di sanzioni, la cui operatività, sino ad oggi, è stata pressoché nulla”.
Come rimarca Cna, già nella fase di emanazione della normativa vigente, il DPR 43/2012, il percorso di attuazione venne gestito con notevole ritardo (quasi 6 anni per emanare il decreto) con il risultato di costringere le imprese ad affrontare un complesso percorso burocratico per conseguire una certificazione obbligatoria che ha imposto un aggravio di procedure operative e costi. “Ora riteniamo che l’attuazione del nuovo regolamento – conclude la lettera di Vaccarino – possa rappresentare l’occasione per risolvere le criticità, in maniera da consentire agli operatori del settore di ottemperare a un quadro legislativo che auspichiamo più semplice, meno oneroso e più fruibile anche dalle ditte di piccola dimensione”.