“Il sole sul tetto che rende. Dieci cose che dovreste sapere sul
fotovoltaico”. È questo il titolo del decalogo pubblicato da Anie Rinnovabili:
l’associazione che all’interno di Anie Federazione (aderente a Confindustria)
raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti chiavi in mano per
la produzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermia, mini
idroelettrico.
Ecco i benefici degli impianti solari residenziali, punto per punto.
L’IMMOBILE VALE DI PIÙ
Tra gli interventi di riqualificazione energetica, l’installazione di
un impianto fotovoltaico è sicuramente una delle soluzioni più efficaci al fine
di ottenere un notevole risparmio economico in bolletta. La riduzione
consistente dei prelievi dalla rete permette inoltre un aumento dell’efficienza
energetica, con la diretta conseguenza della scalata alle lettere che
identificano la classe energetica dell’immobile, e quindi dell’aumento del suo
valore commerciale.
INVESTIMENTO ACCESSIBILE
Gli impianti fotovoltaici sono, al giorno d’oggi, molto più
accessibili a livello economico rispetto a qualche anno fa: si nota, infatti,
un abbassamento dei costi che arriva fino al 75%. Il costo di un impianto varia
tra 2.000 euro/kW e 3.000 euro/kW per quanto riguarda l’ambito residenziale, a
fronte dei 20.000 euro di una volta; la cifra scende a circa 1.500 euro/kW nel
caso di impianti di grandi o medie dimensioni. E lo spazio necessario ad
ospitare l’impianto è minimo: 15-20 mq di tetto per un impianto residenziale.
DETRAZIONE FISCALE AL 50%
Grazie ad ANIE, che nel 2013 ne ha chiesto e ottenuto l’inclusione nel
meccanismo incentivante, l’installazione di un impianto fotovoltaico
residenziale per la produzione di energia elettrica rientra nelle opere di
ristrutturazione edilizia residenziale che beneficiano di uno sgravio fiscale
pari al 50% delle spese sostenute. Le somme sborsate per tale intervento sono
quindi deducibili per la metà dalla quota Irpef, spalmando la cifra nell’arco
di 10 anni. Si può godere del bonus con la percentuale attuale fino al 31
dicembre 2015; poi dal gennaio 2016 si tornerà alla percentuale ordinaria del
36%.
SPESE AMMORTIZZATE IN 5 ANNI
Il ROI, ovvero il ritorno degli investimenti, per l’installazione di
un impianto fotovoltaico è notevolissimo: in soli 5 anni si può rientrare delle
spese sostenute. Facciamo un esempio concreto, quello dell’installazione di un
impianto da 3 kW, potenza della maggior parte dei contatori elettrici
installati in ambito domestico: secondo i costi già evidenziati, comporta un
investimento pari a circa 6.000 euro, di cui la metà (3.000 euro) detraibile
nell’arco di 10 anni grazie allo sgravio Irpef. Quindi 1.500 euro sono
recuperabili in questa forma nel giro di un lustro. Il risparmio in bolletta
annuo garantito, poi, è di circa 300 euro, che vanno a moltiplicarsi in maniera
considerevole a seconda della collocazione geografica e delle abitudini di
consumo. Tale risparmio aumenta all’aumentare dell’energia prodotta (per
esempio al Sud Italia rispetto al Nord, perché sono di più le ore e i giorni di
sole) e dell’aumento dell’autoconsumo, che si verifica nella maggior parte
nelle ore diurne.
IL RISPARMIO È GARANTITO
Pur essendo terminata l’epoca delle tariffe incentivanti, il
fotovoltaico permette comunque una riduzione notevole dei costi in bolletta.
Ciò avviene fondamentalmente perché si passa da una logica di puro consumo a
quella di veri e propri produttori di energia. E il prezzo di vendita
dell’energia prodotta è, di fatto, superiore rispetto al prezzo di acquisto.
A livello pratico, il proprietario di un impianto fotovoltaico
continua a pagare le bollette all’utility con la quale ha sottoscritto
il contratto, beneficiando periodicamente di alcune compensazioni secondo il
cosiddetto sistema di scambio sul posto: si tratta di remunerazioni da parte
del fornitore di energia elettrica che avvengono calcolando la differenza tra
l’energia prodotta e non consumata e l’energia che si è consumata ma non
prodotta.
CONSUMI L’ENERGIA CHE PRODUCI
È possibile auto-consumare l’energia elettrica prodotta dal proprio
impianto nel momento stesso in cui la si produce, senza quasi dover prelevare
ulteriore energia dalla rete nazionale. Come? Grazie ai sistemi di accumulo,
tecnologie che permettono di immagazzinare l’energia prodotta in modo da
poterla utilizzare nei momenti in cui l’impianto non produce energia, ovvero
nelle ore notturne. Il sistema di accumulo è, in pratica, una batteria,
collegata alla rete elettrica tramite un inverter, che trasforma l’energia
elettrica da corrente continua a corrente alternata. Queste tecnologie
costituiscono un passo fondamentale verso una consistente autosufficienza
energetica, e il mercato ne è tanto stimolato che i prezzi di questi prodotti
stanno finalmente cominciando a ridursi.
MANUTENZIONE MINIMA
Uno dei tanti vantaggi di un impianto fotovoltaico residenziale è che
non necessita di particolare manutenzione. Ad oggi non sono necessari controlli
periodici obbligatori. Nel caso si voglia comunque procedere ad attività di
verifica del buon funzionamento dell’impianto, sempre auspicabili, la spesa è
stimata in circa 100 euro l’anno. È inoltre buona pratica una tantum
verificare la corretta taratura del contatore. Per quanto riguarda, invece, i
costi di sostituzione di quei componenti soggetti a usura, il più delicato è l’inverter
la cui sostituzione, comunque, avviene in media ogni 10 anni con un costo di
circa 250 euro per kW.
RISPETTI L’AMBIENTE
L’installazione di un impianto che produce energia pulita e
rinnovabile, oltre a rappresentare un investimento molto vantaggioso in termini
economici, è una scelta che rispetta l’ambiente, poiché contribuisce a ridurre
lo sfruttamento di risorse naturali esauribili e inquinanti e al contenimento
delle emissioni di CO2. Se installi un impianto fotovoltaico contribuisci
quindi in prima persona al raggiungimento degli obiettivi di efficienza
energetica che l’Unione Europea impone a tutti gli Stati membri, Italia
compresa. Entro il 2030 è previsto il 40% di riduzione delle emissioni,
incremento del 27% della produzione da fonte rinnovabile e l’aumento del 27%
dell’efficienza energetica.
DIFFUSIONE DI TECNOLOGIE
La sempre crescente attenzione per la tutela dell’ambiente ha permesso
in questi anni investimenti notevoli nel settore delle energie rinnovabili, sia
da parte di governi, istituzioni e autorità, sia per opera di privati e
aziende. Un processo continuo di ricerca e innovazione, opportunamente
incentivato e stimolato da una domanda in crescita, ha portato a un deciso
abbattimento dei costi delle tecnologie del fotovoltaico e a prodotti sempre
più efficienti al servizio dell’utente. Installando un impianto fotovoltaico
sul tetto di casa, quindi, stimoli i produttori a creare tecnologie sempre più
a misura di consumatore, sempre più intelligenti ma soprattutto sempre più
economiche. Si tratta di un meccanismo virtuoso che si alimenta al di là degli
incentivi statali, e i numeri lo dimostrano.
UN PRIMATO POSITIVO
ANIE Rinnovabili ha recentemente certificato che il parco impianti
italiani è il terzo al mondo per dimensioni, alle spalle solo di Germania e
Cina, ma prima di colossi quali Usa e Giappone. Si stima, infatti, la presenza
nel nostro Paese di circa 648.183 impianti installati con una potenza totale di
18.325 MW. Dai dati di ANIE Rinnovabili emerge inoltre che circa il 60% della
potenza installata (circa il 15% sul totale installato nel mondo) è
rappresentata da impianti fino a 20 kW: ciò dimostra che le installazioni di
fotovoltaico sono prevalentemente di dimensioni medio-piccole. Nello specifico,
nel 2014 a farla da padrone sono stati gli impianti di piccola taglia del
settore residenziale (tra i 3 e i 6 kW): è proprio nell’ambito di questa classe
che si è registrata la massima potenza installata, pari a 123,6 MWp. Non male
per il nostro piccolo Belpaese.