Si rafforza, anche in questa prima parte del 2017, la crescita delle gare per i servizi di ingegneria e architettura. In base ai dati rilevati dal centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, nel primo mese dell’anno sono state bandite gare (senza esecuzione) per un importo complessivo di oltre 30 milioni di euro: addirittura 3 volte e mezzo superiore a quanto rilevato nel mese di gennaio del 2016. Sui risultati positivi ha svolto un ruolo determinante l’entrata in vigore, nel corso del 2016, del nuovo Codice degli appalti pubblici (D.Lgs 18 aprile 2016, n.50) che, tra le altre misure, ha fortemente limitato il ricorso all’appalto integrato, inducendo dunque le stazioni appaltanti ad incrementare i bandi di gara per i soli servizi di ingegneria.
A sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto 17 giugno 2016 del Ministero della Giustizia (G.U. del 27 luglio) con cui è stato completato l’iter di revisione dei parametri per il calcolo dei corrispettivi da porre a base di gara per i servizi di ingegneria e architettura previsto dal nuovo codice degli appalti, continua ad essere consistente (oltre il 40%) la quota di bandi in cui non è indicato il criterio utilizzato per tale calcolo. Tuttavia, sta progressivamente esaurendosi il numero di bandi da rendere nulli a causa dell’utilizzo di criteri di calcolo diversi da quelli previsti nel D.M.17/06/2016 (o nel precedente D.M.143/2013): a gennaio, appena l’1,8% dei bandi.
Nessuna grande novità, infine, per quanto attiene al ribasso medio di aggiudicazione che si è ormai assestato tra il 30% e il 40%, ma continuano a registrarsi casi in cui i ribassi raggiungono valori decisamente più elevati (il ribasso massimo registrato nel mese di gennaio è pari al 68,7%).