NUOVE CASE E MESSA IN SICUREZZA DI QUELLE ESISTENTI: L’IRAN NUOVA FRONTIERA DELL’EDILIZIA
- Redazione
- 27 febbraio 2017
Se in Italia il comparto dell’edilizia continua a versare in condizioni preoccupanti e a manifestare segni d’affanno, ci sono Paesi in cui la situazione è diametralmente opposta. È, ad esempio, il caso dell’Iran, dove nel 2016 il mercato delle costruzioni ha raggiunto un volume di oltre 154 miliardi di dollari, con un vero e proprio boom nell’edilizia residenziale: su oltre 15 milioni di famiglie iraniane il 70% punta alla casa di proprietà e, con un totale di 13,5 milioni di unità abitative, la domanda per il futuro è pari a 750mila nuovi alloggi all’anno. I dati sono emersi nel corso della trentesima edizione di Samoter: il salone triennale dedicato alla macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia svoltosi fino a sabato scorso a Fiera Verona.
L’Osservatorio Samoter-Veronafiere, realizzato in collaborazione con Euro Orient Expo, ha confermato, peraltro, la crescita delle occasioni di business per le aziende della filiera dell’edilcantieristica in Iran. Oltre ai grandi progetti nazionali, come l’ampliamento della rete ferroviaria, autostradale e la modernizzazione degli aeroporti di Qeshm e Kish, nei prossimi anni sono previsti importanti investimenti nel campo delle ristrutturazioni del patrimonio immobiliare privato. Si parla di mettere in sicurezza e a norma oltre 14mila metri quadrati di edifici, considerato che il 50% delle case ha più di 30 anni e l’intero paese è ad alto rischio sismico. Di conseguenza, è forte la richiesta di macchine movimento terra, macchine da scavo e gru, costruzioni prefabbricate, soluzioni “green” e prodotti antisismici, ambiti in cui eccellono i prodotti delle imprese made in Italy.