[A cura di: Virginio Trivella, coord. Comitato tecnico Rete Irene] Rendere più agevoli e diffusi gli interventi di riqualificazione e rinnovamento degli edifici. È questo lo scopo delle azioni di sensibilizzazione promosse da Rete Irene per il miglioramento del contesto legislativo, normativo e amministrativo. I benefici? Molti e noti. Tra questi, un impulso all’economia di ampiezza difficilmente ottenibile da altri settori. In tutto questo, la riqualificazione energetica gioca un ruolo essenziale, per gli effetti favorevoli su diversi ambiti, non solo economici, che oggi sono al centro dell’attenzione delle politiche comunitarie.
È fondamentale quindi che il futuro Governo non disperda l’esperienza avviata negli ultimi anni e la completi, affidando alla politica un ruolo di stimolo dell’attività edilizia. Peraltro, l’interesse di alcuni grandi investitori a diventare attori di un vasto piano di riqualificazione energetica e sismica, attraverso il meccanismo della cessione dei crediti fiscali, comincia ora a manifestarsi, rispondendo a un appello che tutte le parti politiche hanno lanciato da tempo.
Sarebbe paradossale che un’attività di spending review tagliasse proprio ora le gambe di un’iniziativa macroeconomica che, tra tutte quelle presentate in campagna elettorale, possiede le migliori caratteristiche per restituire in tempi rapidi al bilancio pubblico gli investimenti in incentivazione. Da tempo sosteniamo che l’ambito normativo che stabilisce le regole operative dell’attività edilizia e dei meccanismi di incentivazione fiscale possiede ampi margini di ottimizzazione e razionalizzazione. Una sua revisione potrebbe generare una leva ben più efficace per il perseguimento degli obiettivi correlati alla riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale.
Un primo fondamentale passaggio per l’attuazione di un ambizioso piano pluriennale di investimenti, stimabile in centinaia di miliardi di euro, riguarda una seria revisione dei criteri di valutazione dell’impatto delle policy di stimolo sul bilancio pubblico, che metta in evidenza gli effetti moltiplicativi di un sistema incentivante fortemente addizionale e le loro conseguenze positive sulla base imponibile. Per come sono computati oggi, invece, i bonus rappresentano una zavorra per i conti dello Stato. Al contrario gli incentivi, se correttamente configurati, possono mostrarsi come investimenti capaci di generare nel breve periodo risorse fiscali aggiuntive sufficienti a compensarne il costo. In questo modo la politica di stimolo può assumere un ruolo strategico di lungo periodo, affrancandosi dalle contingenze delle leggi di bilancio.
Un piano ambizioso di promozione della riqualificazione del patrimonio immobiliare:
È fondamentale un’adeguata assunzione di responsabilità da parte delle Funzioni locali che, in simbiosi con le rappresentanze delle professioni tecniche, oltre ad assicurare un controllo efficace delle attività che si svolgono sul territorio con l’obiettivo di contrastare la diffusa tendenza all’elusione degli obblighi di riqualificazione, potrebbero assumere un più energico ruolo di indirizzo e di persuasione, stimolando una più virtuosa azione dei cittadini e dei professionisti.
Il settore dell’involucro edilizio gioca un ruolo essenziale nel miglioramento dell’efficienza energetica, ma è caratterizzato da una notevole frammentazione nella rappresentanza e nella tutela degli interessi, con la conseguenza che la promozione delle proposte è lenta, poco efficace, spesso si concentra su aspetti parziali e trascura il vero livello strategico della questione. Per questo motivo Rete Irene ha promosso l’idea di costituire un coordinamento tra le principali associazioni e organizzazioni che si occupano di involucro edilizio. Insieme, stiamo pensando a un luogo di confronto, interazione e collaborazione, finalizzato a elaborare sintesi il più possibile condivise da offrire ai decisori politici e oggi siamo al lavoro per provare a trasformare quest’idea in realtà.