È finita l’esperienza di ItaliaSicura/Scuole. A comunicarlo è stato il Governo, che non ha rinnovato il mandato della Struttura di Missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In questi quattro anni sono stati stanziati 10 miliardi per l’edilizia scolastica di cui oltre 5 già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione delle scuole. Si tratta di una cifra ingente, maggiore di quella stanziata negli ultimi 20 anni dai precedenti Governi. Sono stati edificati oltre 300 nuovi edifici scolastici in tutta Italia e le task force edilizia scolastica hanno monitorato sul campo oltre 2.100 interventi in 15 regioni.
ItaliaSicura/Scuole ha inoltre compiuto un’azione quotidiana di supporto e guida per le Amministrazioni locali che hanno trovato nell’ufficio un punto di riferimento. L’operazione #Sbloccascuole, avviata da #Italiasicura nel 2014 e replicata fino al 2018 ha permesso allentamenti dei vincoli di bilancio degli Enti locali per 1.196 milioni di euro, che hanno finanziato oltre 1.000 interventi di edilizia scolastica.
On line sul sito www.cantieriscuole.it, realizzato da questa struttura di missione, sono mappati tutti i cantieri avviati in Italia da nord a sud. L’azione di Italiasicura/Scuole è on line anche sul sito www.italiasicura.governo.it nella sezione dedicata all’edilizia scolastica ed è riassunta nel volume “Fare Scuola” consultabile gratuitamente sullo stesso sito.
Le reazioni alla chiusura
Negativa la reazione di Cittadinanzattiva e Legambiente: “Siamo molto sorpresi per la repentina e non motivata chiusura della Struttura di Missione che tanto merito ha avuto nel rilanciare e riqualificare l’edilizia scolastica come non si faceva da due decadi. E i risultati che ha prodotto in 4 anni di attività stanno a dimostrarlo: ha messo a disposizione task force regionali che hanno accompagnato, anche da un punto di vista tecnico, le amministrazioni comunali che, o per carenze di personale o per mancanza di competenze, non erano in grado di accedere ai fondi previsti; ha creato la Web gis, una piattaforma on line per la localizzazione di tutti gli interventi realizzati, supplendo così all’assenza di una Anagrafe aggiornata dell’edilizia scolastica; ha interloquito con tutti i soggetti interessati sul tema, oltre agli enti competenti, come associazioni, comitati di genitori e studenti, per risolvere casi concreti, anche urgenti, agendo da facilitatore”.
Sulla scia di questi dati, Cittadinanzattiva e Legambiente chiedono dunque al Governo “come intenda proseguire per far fronte all’emergenza dell’edilizia scolastica, e come saranno suddivise le competenze che afferivano a questa struttura per non disperdere quanto finora fatto e continuare a fornire supporto alle amministrazioni competenti. Ci appelliamo inoltre al Ministro Bussetti perché riconvochi a breve l’Osservatorio sull’edilizia scolastica, di cui Cittadinanzattiva e Legambiente fanno parte, per proseguire nell’individuazione delle priorità per lo stanziamento dei fondi in tutte le attività finora portate avanti per garantire a studenti, famiglie e personale scuole sicure e innovative”.