[A cura di: Nuovo FiscoOggi – Agenzia delle Entrate]
“Posso detrarre gli interessi passivi su un mutuo contratto per l’acquisto di una casa da accorpare alla mia abitazione principale, per la quale già detraggo gli interessi passivi sul mutuo?”. È di grande attualità il quesito indirizzato da un contribuente al servizio di Posta Fiscale di Nuovo FiscoOggi: l’organo d’informazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Di seguito, la risposta fornita dall’esperto: Gianfranco Mingione.
“È possibile fruire della detrazione anche per gli interessi passivi relativi al mutuo contratto per l’acquisto di un’unità immobiliare adiacente alla propria abitazione principale, dopo che sia stato realizzato l’accorpamento, che deve risultare anche dalle variazioni catastali (risoluzione n. 117/2009). Il limite di detraibilità di 4.000 euro – previsto dall’articolo 15, comma 1, lettera b), del Tuir – deve essere riferito all’ammontare complessivo degli interessi e oneri accessori relativi ai due mutui accesi per l’acquisto delle unità immobiliari accorpate. Anche il secondo mutuo deve essere stipulato per l’acquisto dell’abitazione principale; tale condizione deve risultare dal contratto di acquisto dell’immobile, dal contratto di mutuo o da altra documentazione rilasciata dalla banca ovvero, in mancanza, deve essere attestata dal contribuente mediante apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (risoluzione n. 147/2006). Devono inoltre essere rispettate le altre condizioni di legge, quali il limite temporale che deve intercorrere tra l’accensione del mutuo, l’acquisto e la destinazione ad abitazione principale; in pratica, l’immobile va adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto, che deve avvenire nell’anno antecedenete o in quello successivo alla stipula del mutuo (circolare 11/2014)”.