«Crediamo che il bonus del 110% sia una linea strategica per lo sviluppo ambientale del comparto edilizio nonché una leva fondamentale per la ripresa economica, proprio per questo riteniamo indispensabile tagliare alcuni aspetti burocratici che possono ammazzarlo. Esiste un emendamento dell’Anci che semplifica molto questo strumento e che è indispensabile venga approvato se non si vuole far morire le pratiche nelle lungaggini della ricerca di documentazione».
Con queste parole si appellano al governo Mario Occhiuto, delegato Anci per l’Urbanistica e sindaco di Cosenza, Stefano Lorusso, presidente della commissione urbanistica Anci e consigliere del Comune di Torino, e gli assessori all’urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, Roma, Luca Montuori, Bari, Giuseppe Galasso, e Rimini, Roberta Frisoni.
«La documentazione attualmente necessaria – continuano gli amministratori locali impegnati nell’Anci – prevede ricerche che, soprattutto negli archivi delle grandi città, richiedono un lasso di tempo che va dai 6 ai 12 mesi per essere reperite: così si mette a rischio l’effettivo accesso agli investimenti. Non solo, questa laboriosa ricerca concentra integralmente il lavoro degli archivi dell’edilizia delle città su queste pratiche, bloccando di fatto tutta l’attività ordinaria che è altrettanto decisiva per la ripresa economica del nostro Paese».
I delegati dell’Anci aggiungono: «L’emendamento proposto da Anci taglia la burocrazia e rappresenta la salvezza dell’eco-bonus: ne consente la reale attuazione e non impatta sul proseguo del resto delle attività edilizie. Non approvare l’emendamento, invece, vorrebbe implicitamente dire che l’obiettivo è ridurre le possibilità di portare a buon fine progetti di efficientamento energetico, perché molti rimarrebbero impigliati nelle maglie della burocrazia»
Per il bonus basta comunicare «gli estremi del titolo edilizio»
La proposta di modifica proposta dall’Anci punta a sblindare alcune prescrizioni del testo unico edilizia. In particolare si propone di sostituire il comma 13-ter dell’articolo 119 del Decreto rilancio n.34 introdotto dal Dl Agosto per introdurre alcune semplificazioni negli adempimenti dei tecnici incaricati dal condominio.
Il testo dell’Anci prevede che «In deroga alle disposizioni di cui all’articolo 49 del Decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001, n. 380 ed ai soli fini di accesso alle agevolazioni fiscali, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito agli immobili che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo sono riferite esclusivamente all’indicazione degli estremi del titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione ovvero del titolo richiesto o rilasciato in sanatoria. Per gli immobili iniziati prima del 1 settembre 1967 in luogo della licenza edilizia l’asseverazione attesta che l’opera risulti iniziata entro tale data». «In ogni caso – si legge in un’altra parte del testo – l’eventuale presenza di difformità edilizie non determina la revoca o la decadenza dell’agevolazione fiscale ai sensi dell’articolo 49 del Decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001, n. 380».