È disponibile on line, sul sito delle Entrate , il report della banca dati catastale, relativo all’andamento del patrimonio immobiliare italiano nel 2014. Una fotografia ricca di dati significativi per comprendere anche altri aspetti dell’economia nazionale.
Innanzitutto, nel 2014 il numero delle unità immobiliari è aumentato complessivamente dello 0,7% rispetto al 2013. Cresce, in particolare, il numero di abitazioni (circa 110mila unità in più rispetto al 2013) e il numero delle unità immobiliari a destinazione speciale a fine produttivo, terziario o commerciale (circa 31mila unità in più rispetto al 2013).
STOCK IMMOBILIARE
È pari a 73,4 milioni il numero di immobili o loro porzioni censiti nel territorio italiano al 31 dicembre 2014. Di questi, circa 63,9 milioni sono classificati nelle categorie catastali ordinarie (gruppi A, B e C) e speciali (gruppo D), oltre 3 milioni sono censiti nelle categorie catastali del gruppo F, che rappresentano unità non idonee a produrre reddito, e oltre 6 milioni sono beni comuni non censibili (unità di proprietà comune e che non producono reddito).
ABITAZIONI
Aumenta il numero delle abitazioni censite in catasto, toccando quota 34,7 milioni, +0,3% rispetto al 2013. Le abitazioni di tipo civile segnano un incremento dell’1%, quelle di tipo economico dello 0,5% e i villini dell’1,1%. Diminuiscono, invece, le abitazioni di tipo rurale (-4,3%), quelle popolari (-0,6%), quelle ultrapopolari (-3,7%), quelle signorili (-0,9%) e le ville (-0,3%). Nove abitazioni su dieci sono possedute da persone fisiche e la superficie media risulta essere di circa 117 mq.
RENDITA CATASTALE
Nel 2014 la rendita catastale complessiva del patrimonio immobiliare italiano ammonta a 37,5 miliardi di euro, in crescita dell’1,5%, 536 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. In particolare, la rendita delle abitazioni è pari 16,7 miliardi di euro, circa 110 milioni di euro in più del 2013, con una media nazionale di circa 480 euro; 11,1 miliardi di euro è la rendita complessiva degli immobili a destinazione speciale (gruppo D), oltre 6 miliardi quella degli immobili del gruppo C (negozi, locali di deposito, box e posti auto), 1,5 miliardi di euro quella degli uffici (categoria A/10), 1,3 miliardi di euro quella degli immobili ad uso collettivo (gruppo B) e poco più di 700 milioni di euro quella degli immobili a destinazione particolare (categoria E).
LA CONSULTAZIONE
Le statistiche catastali, con le tabelle di dettaglio suddivise per categoria e provincia, sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione “Pubblicazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare”. I dati consultabili riguardano i Comuni capoluogo e le Province italiane, incluse quelle autonome di Trento e Bolzano che gestiscono in proprio gli archivi censuari del Catasto. Per ogni Comune capoluogo e per ogni Provincia è possibile conoscere il numero totale di unità immobiliari, la rendita catastale e la consistenza relativi a ciascuna categoria.