[A cura di: Paola Pullella Lucano – FiscoOggi, Agenzia delle Entrate] Occhio alla dichiarazione e mano alla calcolatrice: non più tardi di mercoledì 30 novembre andrà chiuso il capitolo degli acconti d’imposta per il 2016; il sipario calerà poi definitivamente a giugno 2017, con il saldo.
Tra le scadenze fiscali, questa di fine mese è tra le più affollate, riguardando più imposte e quasi tutte le categorie di contribuenti. Naturalmente, a seconda del tributo e del tipo di contribuente, cambierà la misura dell’anticipo che, a differenza del primo, rateizzabile, dovrà essere versato in un’unica soluzione utilizzando il modello F24. Non si tratta di un adempimento “scontato”, tocca infatti solo a chi risulta debitore di una certa somma.
Di seguito, le misure che riguardano in senso stretto il comparto della casa.
IVIE
La scadenza del 30 novembre attrae, tra gli altri tributi, anche l’Ivie: “imposta sul valore degli immobili situati all’estero” (il cui quuantm è rintracciabile in RW7)
CEDOLARE SECCA
RB12 è lo spazio di Unico Pf riservato all’anticipo della cedolare secca: l’imposta sui canoni derivanti dalla locazione di immobili a uso abitativo che sostituisce l’Irpef e sue addizionali, nonché l’imposta di registro e di bollo sui contratti di locazione. Per stabilire se l’acconto è dovuto, bisogna leggere la cifra riportata al rigo RB11, colonna 3: quando il debito risulta superiore a 52 euro, l’acconto va versato ed è pari al 95% dell’importo complessivo. La percentuale cambia, rispetto all’Irpef, ma modalità e termini di pagamento rimangono gli stessi.
I CODICI TRIBUTO
L’eventuale versamento della seconda rata (o dell’acconto in unica soluzione) va effettuato tramite modello F24. Questi i codici tributo inerenti il comparto immobiliare:
4045: Ivie
1841: cedolare secca locazioni