Nel secondo trimestre del 2023 si accentua il calo del mercato residenziale. A metterlo in evidenza è la nota trimestrale pubblicata dall’Osservatorio OMI dell’Agenzia delle Entrate. In base ai dati rilevati, il calo delle compravendite è stato del 16% rispetto all’analogo periodo del 2022. In tutto, si tratta di 35mila abitazioni in meno. Da aprile a giugno 2023 il numero di case vendute è stato di 184mila unità.
Dopo il picco positivo raggiunto nel secondo trimestre del 2021, la crescita del comparto residenziale si è fermata e a partire dal quarto trimestre del 2022 ha incominciato a registrare un andamento negativo.
Sono i Comuni capoluogo, a livello nazionale, a registrare la maggiore flessione del numero di compravendite di abitazioni: il 17,2% in meno, che vuol dire circa 12 mila abitazioni scambiate in meno rispetto al secondo trimestre 2022. Anche i Comuni minori hanno subito una decisa flessione, registrando una diminuzione del 15,4% rispetto al secondo trimestre del 2022.
Le perdite più consistenti si registrano nei comuni capoluogo del Centro, che hanno registrato un tasso negativo del 21,4%. Al Nord Est e al Centro la variazione negativa è più marcata (rispettivamente -19,6% e -19,9%) mentre al Nord Ovest il calo si attesta a -14. Dinamica simile al Sud, dove il calo del 14,8% è trascinato dalle perdite registrate nei comuni capoluogo (-17%). Nelle Isole, invece, si osserva la diminuzione più lieve, che si attesta all’8%.
Rapporto tra abitazioni nuove e già esistenti
Nel secondo trimestre del 2023 si è registrato l’acquisto di circa 14.000 nuove abitazioni, pari al 7,6% del totale delle abitazioni compravendute. Rispetto all’analogo trimestre del 2022 si registra ancora una decisa flessione dei volumi di scambio di abitazioni di nuova costruzione, con un calo tendenziale che sfiora il 41%.
Per quanto riguarda le abitazioni esistenti, si registra invece un andamento crescente, interrotto solo durante la pandemia.
Compravendite finanziate da mutui
Registra un’ulteriore flessione nel trimestre in esame il dato riferito alla quota degli acquisti di abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto, 40,8% a fronte del 41,8% del trimestre precedente. Tale dato è in costante flessione dal primo trimestre del 2022.
Ancora in aumento il tasso medio di interesse, stabilito alla sottoscrizione dell’atto di mutuo, che in questo secondo trimestre 2023 raggiunge il 4,31%, che vuol dire 23 punti base in più del trimestre precedente, 200 punti base in più in un anno. Il capitale di debito, sempre riferito a quanto contratto dalle persone fisiche per acquistare abitazioni, ammonta a circa 9,1 miliardi di euro, oltre 5,8 miliardi di euro in meno rispetto allo stesso trimestre del 2022.
Superfici delle abitazioni compravendute
In termini di superfici delle abitazioni scambiate nel secondo trimestre 2023, si registra anche qui un calo del16,7%. La superficie media delle abitazioni compravendute in questo trimestre, rispetto al II trimestre 2022, si mantiene prossima a 106 metri quadri .
La diminuzione degli scambi, come emerge dal confronto con lo stesso trimestre del 2022, coinvolge i tagli dimensionali più grandi e risulta più accentuata al crescere della grandezza delle abitazioni. In particolare, le abitazioni di taglio piccolo diminuiscono del 10,1%, le abitazioni nella classe da 50 a 85 metri quadrati hanno registrato una variazione del 14,2%; quelle di taglio compreso tra gli 85 e i 115 metri quadrati sono diminuite del 17,4%; le abitazioni di taglio compreso tra 115 e 145 metri quadri hanno subito una flessione pari a -18,7%. Infine, le grandi abitazioni con superfici oltre i 145 metri quadrati hanno registrato un calo pari al 17,6%.