La Regione Friuli Venezia Giulia ha presentato il programma 2022-2025 per consolidare e migliorare le attività per la sicurezza sul lavoro. Tra le azioni, la promozione di azioni di tutela, che vede coinvolti, oltre alla Regione, anche INAIL, INPS, Ispettorato del lavoro e ufficio scolastico regionale, e misure nell’ambito della formazione, tra le quali progetti per la diffusione nelle scuole della cultura della prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“La programmazione è utile” ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen “perché fa il quadro complessivo di tutte le azioni che esistono, che sono in corso di svolgimento e quelle che vogliamo sviluppare. Per un tema che tocca in modo importante tutto il mondo del lavoro”. L’assessore ha ricordato che “dalla modifica della legge regionale 13 sull’istruzione, siamo intervenuti in maniera puntuale sulla sicurezza, convinti che il percorso vada condiviso e accompagnato fin dal periodo scolastico”. E poi c’è la recente “Carta di Lorenzo”, a un anno dalla morte del giovane Lorenzo Parelli, ucciso durante un periodo di formazione lavorativa. “Non vogliamo che questo rimanga un atto circoscritto a una singola ricorrenza ma che rimanga nel tempo un faro che indirizzi tutte le azioni che promuovano le buone pratiche in materia di sicurezza”.
Il programma 2022-2025, nella prima parte, realizzata dalla Direzione regionale Inail, mostra il quadro dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali in Fvg dal 2017 a oggi. Tra 2017 e 2021 la media è stata di 16.606 denunce di infortuni sul lavoro all’anno, il 2,7% del dato nazionale, soprattutto nei settori manifatturiero, servizi, costruzioni La seconda parte evidenzia cinque linee di programma tra le attività di competenza della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglie, linee d’intervento per la prevenzione e la sensibilizzazione. Sono stati diffusi anche i dati provvisori dei primi 9 mesi del 2022 delle denunce di malattie professionali, che mostrano una flessione sul 2021, passati da 1.324 a 1.295.
Fonte: Agenzia Ansa