Unioni civili e detrazioni d’imposta: cosa cambia per le ristrutturazioni
[A cura di: Andrea Cartosio – Istituto nazionale Tributaristi] La Legge sulle unioni civili n. 76/2016 ha parificato al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello generato dalle unioni civili, pertanto l’Amministrazione finanziaria ha specificato che nonostante la legge appena citata non abbia previsto un’assimilazione tra convivenze di fatto e unioni civili, ai conviventi sono stati estesi alcuni diritti spettanti ai coniugi per esempio il diritto all’accesso alle informazioni sanitarie.
In quest’ottica, in sostanza è stato assegnato un valore alle coppie di fatto e al legame creato tra esse anche in funzione dell’immobile adibito ad abitazione. Tale interpretazione fa sì che il contratto di comodato (fino a ieri essenziale per poter utilizzare le detrazioni d’imposta) non sia più necessario per poter godere della detrazione Irpef sulle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio. Nella risoluzione emanata dall’Agenzia delle entrate n. 64 del 28/07/2016, la stessa conclude affermando che il coabitante more uxorio che effettua le spese di ristrutturazione edilizia può avvalersi della detrazione Irpef, alla maniera di quanto chiarito per i familiari conviventi.